Marotta - Curiale, adesso il Catania ha bisogno di voi
Davis Curiale e Alessandro Marotta: due nomi che soltanto a sentirli potrebbero fare le fortune di qualsiasi squadra in serie C anche da separati, figurarsi invece se con la stessa maglia addosso. Sulla carta, almeno, il Catania aveva iniziato questo campionato con il capocannoniere della scorsa stagione e con l’uomo che, più o meno da solo, aveva contribuito all’eliminazione dei rossazzurri in semifinale dei play off. Sulla carta, appunto, perchè il campo qualche mese dopo ha invece ribaltato completamente le aspettative iniziali.
Forse incompatibili, forse poco serviti dai compagni, ma sta di fatto che Davis e Alessandro sono stati protagonisti in negativo di una delle peggiori annate personali, riflesse poi sul campionato altalenante della squadra. I numeri, in questo senso, sono chiari e sufficientemente preoccupanti: trenta presenze per entrambi, quattro gol e quattro assist per Curiale, partito dal primo minuto in diciotto occasioni, 8 gol e 5 assist invece per l’ex Siena, che di gare da titolare ne ha però giocate 26. Dati che sottolineano il mancato apporto in termini offensivi che il Catania ha patito praticamente per tutta la durata della stagione, come dimostra anche il numero di reti ben inferiore - diciassette in meno - rispetto alla gestione Lucarelli.
Questione di ruolo? Forse, forse no. Perchè è vero che entrambi sono prime punte pure, per quanto diversi l’uno dall’altro, ma soltanto in undici occasioni sono stati schierati insieme dal primo minuto - tutte sotto la gestione Sottil; e se Curiale ha avuto solo sette partite da “solista” per provare a prendersi sulle spalle tutto il peso dell’attacco, Marotta ha invece potuto agire al centro del reparto in totale autonomia diciannove volte, finendo spesso per rivelarsi inconcludente e controproducente ai fini della manovra offensiva dei suoi.
Il ritorno di Sottil sulla panchina del Catania, in vista dei play off, finalizzato a voler concludere la post season nel miglior modo possibile, potrebbe infine giovare alle prestazioni dei due attaccanti, dai quali dipende in larghissima parte il futuro del club etneo in vista di una difficile, ma non impossibile, rincorsa alla serie B.