Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Lucarelli ospite a Catanista a tutto tondo sul Catania e sul passato...

Ecco un piccolo estratto della chiacchierata fatta oggi con il mister del Catania, Cristiano Lucarelli, ospite in studio nel corso della puntata delle 13 di Catanista: "domani ci sarà un allenamento a porte aperte a Torre del Grifo. Quando ci trasferiremo definitivamente sul campo 2 del centro sportivo etneo per tre giorni a settimana, martedì, mercoledì e giovedì, gli allenamenti saranno disponibili per tutti. Questa situazione ha migliorato il rapporto tra noi, come squadra, e i tifosi, ma credo che, comunque, ci sia qualcosa di diverso rispetto alla mia prima esperienza" "Non ho avuto garanzie fino a giugno, ma neanche sentore di possibili problemi. Dopo la scadenza del prossimo mese, relativa agli stipendi di gennaio e febbraio, penso che non ci saranno altre date particolari da ricordare per via di discorsi tecnici relativi a fideiussioni. Viviamo giorno per giorno, con la consapevolezza che cerchiamo di dare il massimo. Mercato? Non arriverà più nessuno. In ottica futura spero che possiamo essere una rompiscatole per tutte" "A gennaio dovevamo cedere 10 giocatori, alla fine sono stati 6, già ceduti il 6 gennaio. Ho passato il 24, il 25 e il 26 dicembre al telefono con i calciatori. Diciamo che l'immagine a livello nazionale non è stata il massimo. Comunque, sul mercato invernale, posso dire che il problema è stata l'ultima settimana di trattative. Capanni può darci tanto, anche se è giovane e deve crescere tanto, Manneh direi che è un elemento valido, ma deve capire che non si gioca più nella Berretti" "In avanti arriviamo bene fino alla zona gol, ma poi ci manca qualcosa. Non vi nego che contro la Reggina ero in dubbio fino all'ultimo per far giocare Biondi in una zona più centrale, è un ragazzo che aggredisce bene l'area di rigore senza palla e può fare molto bene. Mazzarani? Deve essere più continuo, è un giocatore che ha sempre bisogno di avere stimoli, altrimenti a volte rischia di trotterellare" "L'allenatore a cui mi ispiro? Tatticamente un misto di tutti i tecnici che ho avuto, caratterialmente non mi ispiro a nessuno, preferisco essere me stesso. Il giocatore più forte con cui ho giocato? Ronaldo, il fenomeno. Immarcabile, tra gli italiani sicuramente Roberto Baggio"