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Milos "Pocho" Bocic: un jolly di tecnica, velocità e dribbling

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Milos Bocic a Catania rappresenta un altro colpo in attacco messo a segno dalla dirigenza: classe 2000, esterno o seconda punta di 1.80 mt proveniente dal Pescara. Nato a Belgrado ma trasferitosi quasi subito a Udine, è praticamente un italiano di adozione, ed esordisce tra i professionisti al Pescara nella stagione 2018/2019 collezionando 24 presenze in due anni. Poi il prestito alla Pro Sesto prima e alla Pistoiese in C poi, dove arrivano i primi gol (4), e lo scorso anno al Frosinone di nuovo in B (12 partite giocate).

In campo Bocic non è proprio un attaccante centrale ma preferisce agire sull'out di destra o sinistra, in quanto fa della velocità la sua arma più pericolosa, tanto che nelle giovanili ha giocato tante partite partendo largo o sotto una prima punta più strutturata facendo leva sulla sua progressione palla al piede; da qui il suo soprannome "pocho", come Lavezzi. Tecnica, forza nelle gambe, dribbling,  prerogative di un attaccante di movimento e adatto anche al sacrificio quando serve: pensando al 4-3-3 di Tabbiani votato al gioco palla a terra, vengono in mente succulente opzioni e alternative in base al tipo di partita.

Una possibile importante risorsa o semplicemente jolly offensivo in un reparto che con Chiricò e il ritorno di Chiarella prende sempre più corpo.