Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Lucarelli: "So come intervenire nella testa dei giocatori"

Conferenza di presentazione a Torre del Grifo per Cristiano Lucarelli, chiamato a risollevare le sorti dei rossazzurri. Queste le sue dichiarazioni:

"Con Catania il cordone ombelicale non si è mai staccato. Ringrazio la società e il direttore in primis per l’opportunità di riprenderci quello che avremmo meritato due anni fa. 

Lo so che la situazione è difficile, ma so anche che è difficile dire di no al Catania, soprattutto quando ci si è già stati molto bene. Con il direttore in 35 secondi abbiamo trovato l’accordo, avevamo tantissima voglia di tornare.

Stamattina in coda all’aeroporto mi si è avvicinato un tifoso che mi ha riportato alla mente un vecchio striscione che diceva “il Catania non si discute, si ama”. Io lo riporto perché il momento storico è importante, io non ho la bacchetta magica e dobbiamo darci tutti una mano, mettendo da parte ogni tipo di incomprensione o arrabbiatura per metterci tutti dalla stessa parte, dobbiamo mettere tutti i mattoncini insieme.

Ho già visto i ragazzi. Ho visto nei loro occhi la voglia di ripartire, ho chiesto la massima onestà e disponibilità: se qualcuno ha già staccato la spina e pensa a gennaio deve dirmelo, perché oggi cominciamo un percorso importante. Dobbiamo creare le condizioni per riavvicinarci alle prime posizioni, ci vorrà del tempo, ma possiamo farcela. Mettiamoci nelle condizioni di farcela.

Uno dei motivi per cui ho accettato è che ritengo la squadra forte, lo so perché ho visto quasi tutte le partite e se così non fosse non sarei venuto: ho avuto altre proposte ma quando il telefono ha squillato non ho avuto dubbi. 

Mi sono fatto un’idea di massima dalla TV, so anche che gli infortuni hanno inficiato tantissimo. Sicuramente quando si parte da situazioni così bisogna partire dalla testa, se da lì partono impulsi positivi le risposte sul campo saranno positive. Abbiamo bisogno di liberare la mente. Tabelle non possiamo farne perché sapete benissimo quale sia la situazione, niente calcoli.

La nostra rosa ci permette di poter applicare ogni modulo: ieri sera mi sono divertito a fare tanti moduli e trovare tante soluzioni. È chiaro che dovremo dare equilibrio per subire molti meno gol, sempre partendo dalla testa e dall’autostima. Se noi ci mettiamo allo stesso livello degli altri per quando riguarda la grinta, la voglia e il sacrificio, le nostre qualità vengono fuori. Se andiamo a marce ridotte le qualità non le possiamo esprimere.

È chiaro che si prova un gran dispiacere a non dare soddisfazioni ai tifosi, però io cito ancora lo striscione di cui parlava oggi quel signore. I tifosi vivono le vittorie e le sconfitte in maniera estrema, ma sanno anche che allenare, giocare e fare l’amministratore delegato a Catania non è facile, devi saper reggere.

Abbiamo già qualche idea per intervenire sulla testa dei ragazzi, non ho pensato minimamente al mercato di gennaio. Per adesso valuto quello che mi ha messo a disposizione la società perché ci sono tantissimi punti ancora in palio. Poi quando sarà il momento ci confronteremo, come abbiamo fatto due anni fa, ma intanto ottimizziamo quello che abbiamo già.

Sapete che non amo dare vantaggi agli avversari, non parlerei ancora di moduli perché questa squadra può fare tutti i moduli esistenti. Sarà un Catania capace di cambiare a seconda delle situazioni. Certo, chi ha già lavorato con noi sa che genere di input diamo e può essere un pizzico avanti.

Di Piazza e Curiale? Secondo me possono tranquillamente giocare insieme, hanno caratteristiche diverse. Bisogna vedere come stanno mentalmente, ma so che Davis è una garanzia in Serie C.

Lodi mezzala è una soluzione valida anche oggi, perché è più libero tatticamente. 

Rispetto a due anni fa c’è più concorrenza di grandi piazze, che magari lo complica. La partita di domani la dobbiamo vincere senza se e senza ma, con tutte le difficoltà del momento. Quando si arriva da una sconfitta pesante la cosa migliore che possa capitare è poter giocare subito per cancellarla.

Difesa? Conosco quasi tutti gli elementi del settore arretrato, i centrali soprattutto. I terzini Calapai e Pinto mi fanno capire che siamo attrezzati. 

Barisic è un giocatore importante, due anni fa si era creato un ambiente che permise a tutti di fare molto bene. Lui ha bisogno di rientrare in forma, dopo tantissimo tempo senza giocare