Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Il valore della fedeltà

Il signor Benedetto è abbonato da quando molti tra noi non erano neanche nati: e come lui anche il signor Giovanni, Santi, Domenico, Lucia e la signora Santina. Con loro i figli: insieme, sempre, al Massimino. Ci sono tifosi che, nel corso degli anni, hanno compiuto sacrifici talmente importanti da andare oltre il concetto di “necessità”: tutto per stare lì, la domenica, a guardare e sostenere il Catania. Al di là di ogni categoria, ma davvero: alla riapertura degli stadi, seppur parziale, non pensare a loro sarebbe ingiusto. Senza se e senza ma. Alla presentazione della Catania Card 11700 abbiamo provato, come redazione di Catanista, a chiedere lumi su eventuali agevolazioni per i vecchi abbonati. In maniera come sempre chiara e precisa l’avvocato Ferraù ha spiegato che non è stato tecnicamente possibile trovare una soluzione in merito: “Purtroppo non abbiamo potuto ragionare in termini di prelazioni come ancora non stiamo potendo ragionare in termini di anziani, disabili, minori. Purtroppo questa card non poteva essere congeniata in modo diciamo “ibrido”. Qualora mai si aprisse, e lo speriamo tutti da una parte, la campagna abbonamenti e quindi gli 11700 (che hanno sottoscritto la card, ndr) hanno già la loro collocazione allo stadio e ci fossero posti ulteriormente disponibili lì senz’altro si dovrà optare, per le famiglie, gli anziani, i disabili e i minori”. E ci sta, perché, sempre tecnicamente, per la vicenda relativa al Covid non è possibile fare un mucchio di altre cose. Ad interrompere l’avvocato Ferraù, però, il commento del presidente ufficioso Nicolosi ha cambiato registro: “Quest’anno si opta per il cuore. Per il tifoso che ha voglia di mantenere questa squadra viva. Tutto il resto sta a zero”. Ci permetta, ma no: non può stare a zero. Non può stare a zero per mille motivi. Per un segno di riconoscenza che va oltre le bandiere societarie, gli uomini di rappresentanza e le stagioni: perché il livello di fedeltà, in fondo, non si misura da una membership card. Perché tutti hanno voglia “di mantenere questa squadra viva” (chi vorrebbe il contrario?): e lo hanno dimostrato nel corso dei decenni, non degli anni. “È un anno strano”, ha aggiunto: ma il calcio è di tutti. E il Calcio Catania lo sa. Nella maniera più bassa del concetto: non crea distinzioni, anzi, le abbatte da sempre. Ed è per questo che lo amiamo tanto. Perché chi spende di più non ha più "cuore" di altri tifosi: ma la "fedeltà" mostrata negli anni dovrà pur valere qualcosa. Sappiamo, tramite il sito, che è stata effettuata la mappatura dei posti disponibili al Massimino. Il sorteggio degli accessi allo stadio tra chi fino alla scorsa stagione è stato lì, presente, su quei gradoni, a sostenere i colori rossazzurri nonostante tutto, sarebbe un ottimo modo per riconciliarsi proprio con il concetto di "fedeltà". Questo sarebbe “optare per il cuore”, ad esempio.