Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Abbondanza offensiva: per Curiale il tempo è finito, ma dove andare? Curcio e Barisic...

L'approdo di Reginaldo in terra etnea ha alzato l'attenzione della piazza su un reparto, quello offensivo, che in questo momento vede una quantità di carne al fuoco decisamente eccessiva. Tre i puntelli arrivati dal mercato: Reginaldo, Sarao e Gatto; ai quali si deve aggiungere Emanuele Pecorino che pur non essendo un reale acquisto, è un innesto rispetto alla rosa dello scorso anno, ma in realtà ad oggi i giocatori offensivi raggiungono quasi la doppia cifra. Oltre a quelli già citati, ci sono Mazzarani, Curcio, Barisic, Manneh, Biondi (utilizzabile anche come mezzala) e soprattutto Curiale. Partiamo dal numero undici che adesso realmente vede la parola fine nella sua avventura in rossazzurro e che dopo tanti alti e bassi non sembra poter sperare in un'ulteriore chance. Ad oggi Davis è il quinto attaccante in rosa e la società è stata chiara nel voler cercare per lui una soluzione altrove, ma il problema è: 'dove?'. Il Catanzaro non è convinto e l'ipotesi dello scambio con Tulli non sembra percorribile; l'attaccante è stato proposto anche ad altre squadre ma senza destare scalpore, e dunque per adesso rimane da scontento a Torre del Grifo, ma una sua permanenza è davvero impensabile. Discorso analogo, se non più complicato, riguarda Barisic che ormai ha sfruttato tutta la dose di pazienza della piazza e sembra non potersi profilare ancora un futuro in rossazzurro. Leggermente diversa appare la posizione di Curcio e Mazzarani. Quest'ultimo, nonostante tutto, potrebbe sposare il progetto del nuovo Livorno, ma anche in questo caso la pazienza in una trattativa lunghissima è al limite. Per Curcio si era mossa l'Alessandria, che però sembra avere altri attaccanti in posizioni privilegiata nella lista degli affari. Ecco perchè per adesso le trattative in uscita rimangono in stand by, ma di certo il Catania dovrà muoversi per evitare di arrivare al cinque ottobre con troppi giocatori da piazzare con il rischio di pagarli a vuoto.