Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Così non va. Urge una scossa

Il quinto pareggio stagionale lascia inevitabilmente tanti spunti di riflessione, perchè la Juve Stabia continua a vincere, va a più dodici e adesso il primo posto sembra davvero irranggiungibile. Partiamo da un presupposto: si può pareggiare sul campo di una squadra che in casa ha subito solo 4 reti, il problema è che per compiere il MIRACOLO non possono essere ammessi passi falsi e poi bisogna vedere il modo in cui si materializza il pari. Ieri il Catania non ha dimostrato quella determinazione e fluidità offensiva necessarie per mettere alle corde l'avversario e creare occasioni da gol, ma sono tanti i fattori che hanno causato un momento in generale così negativo per la squadra e la piazza: In primis la squadra sembra a tratti spenta e impaurita, e soprattutto mentalmente Sottil non sembra riuscire ad entrare nella testa dei suoi uomini. Le tre vittorie consecutive dovevano garantire solidità, ma dopo la sosta si è rivisto un Catania incredibilmente fragile e la responsabilità della gestione mentale è inevitabilmente del tecnico. I giocatori comunque sono pur sempre quelli che scendono in campo e, dopo il confronto di qualche mese fa ed il colloquio fra dirigenza, tecnico e tutta la rosa (con il passaggio al 4-3-3) era doveroso un senso di responsabilizzazione da parte di tutti che però non è stato forse del tutto recepito.   Altro capitolo: il mercato ha portato dei giocatori ancora fuori condizione. Sottil ha parlato dei problemi fisici di Sarno (forse troppi minuti contro il Catanzaro) e di un Di Piazza ancora indietro, ma così non possono di certo essere utili come si pensava. Per compiere un MIRACOLO ed arrivare in testa sarebbero dovuti arrivare prima e non giocare tre partite, senza così poter usufruire realmente delle loro potenzialità e rimanere più o meno fermi alla squadra vista a fine dicembre. Infine alcune dichiarazioni del Direttore Lo Monaco che hanno infuocato la piazza e sono state probabilmente troppo avventate vista la fragilità della sua squadra e le difficoltà, di cui lui era a conoscenza, nel far arrivare velocemente i giocatori. Se adesso non si vuole lasciare nulla di intentato serve una scossa.  Probabilmente tatticamente le responsabilità non sono solo di Sottil, vista la squadra allestita in maniera incompleta sia per il 4-2-3-1 che per il 4-3-3, e "sistemata" poi tempisticamente in ritardo con tutte le difficoltà del mercato di gennaio. Non si può dimenticare ciò che è successo in estate, ma non può essere un alibi per tutto l'anno, altrimenti si dovrebbe iniziare a parlare di obiettivo play off e cambiare registro...