Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ripartito il toto nomi, ma le uniche certezza arriveranno col bando

Tanti rumors e tanti nomi circolano in città, ma bisogna attendere il bando

E ci risiamo… Arabia, Nord Europa, Sud Europa, un po' di America che non guasta mai, per poi ridimensionarci all'evergreen milanese e al localismo sfrenato. Altro bando e altro toto rumors con voci e i nomi più disparati di imprenditori che sarebbero al lavoro per presentarsi alla procedura comparativa che verrà avviata dal Comune etneo. Ad oggi, però, si tratta di un rincorrersi di ipotesi e suggestioni, perché gli unici realmente e freneticamente alla ricerca sono i “mediatori” (spesso uomini che hanno già fatto parte del mondo del calcio) che vorrebbero imbastire un progetto con un imprenditore facoltoso.

Impossibile dunque sbilanciarsi su chi si presenterà o quante manifestazioni di interesse arriveranno. Probabilmente saranno di natura diverse, alcune più ambiziose, altre più "improvvisate", ma viste le bastonate ricevute in passato, l'unica cosa certa è che non si possono fare previsioni. A Palermo furono 6, a Bari addirittura 11, ma i paragoni possono servire solo per avere un parametro orientativo. L'unica cosa da fare, intanto, è capire come verrà sviluppato il bando che avrà come oggetto unicamente la possibilità di rappresentare la città di Catania, ma che potrebbe concedere “punti in più” nella valutazione in base ad alcune caratteristiche, presenti o meno, nelle manifestazioni di interesse. Uno di questi potrebbe essere l'azionariato popolare, ed è per questo motivo che la piazza, tramite diversi professionisti, si sta facendo già trovare pronta.

Insomma non fatevi disorientate dai nomi e dagli scenari (affascinanti o deprimenti), il Comune ha la responsabilità di scegliere e alla piazza non resta che attendere e, volendo, rispondere presente all'azionariato popolare.