Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Attivamente Zeoli

Palle inattive ancora una volta decisive, grazie al lavoro svolto in settimana

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

L’importanza di trovare un modo per vincere, anche quando le energie mentali non sono al 100% e l’avversario non sta giocando una brutta partita in casa tua. E qual è la risposta più “semplice” ad un problema quando il tuo sforzo non è al momento sufficiente a sbloccare il match? Palle inattive: contro il Paternò è andata esattamente così, si sono forse sentite le energie mentali spese dal Catania da 9 partite a questa parte e la prestazione non è stata del tutto esaltante. Però i punti devono rimanere in rossazzurro, in un modo o nell’altro, e questo ci è stato illustrato tante volte nel corso della stagione: quindi ci pensa Marco Palermo con la speciale collaborazione di Sarno a fare l’1-0, sfruttando una punizione calciata sì bene, ma chiaramente preparata in settimana.

E’ la 14^ volta che la squadra allenata da Giovanni Ferraro segna così, in più vanno considerati gli 8 rigori segnati, mica spiccioli. Merito del lavoro svolto a Ragalna, anche sotto le indicazioni di Michele Zeoli, che queste situazioni le prepara con grande diligenza e attenzione. I numeri li spulciamo ancora di più e scopriamo che 9 gol sono arrivati su angolo, 4 su punizioni indirette e 1 su punizione diretta; oltre alle cifre, lo spiegano anche i movimenti dei giocatori in area come tutto sia studiato. La stessa marcatura con il taglio sul primo palo vista ieri pomeriggio ne è espressione, come lo è stata quella di De Luca a Vibo Valentia o ancora Somma a San Cataldo.

Chiaro è anche che per poter sfruttare le palle inattive bisogna avere chi le sappia calciare bene, e anche qui il Catania è messo a dir poco bene. Un'arma affilata e curata settimana dopo settimana, possibilità in più ma anche autentica manna quando le cose non si mettono benissimo e vi è necessità.