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Panchina che scotta: con Lo Monaco sono otto, chi sarà il prossimo?

Tre anni e quindici giorni. Questo il tempo trascorso dal nuovo insediamento di Pietro Lo Monaco come Amministratore Delegato del Calcio Catania. Tre anni in chiaroscuro, un andamento sinusoidale caratterizzato sia da picchi molto alti (quali, ad esempio, le semifinali playoff) sia alcuni molto bassi. In quest'ultimo triennio di gestione targata Lo Monaco, ciò che più impressiona è però il numero relativo agli uomini che si sono succeduti in panchina. Se ne contano tre soltanto il primo anno, nella stagione 2016/2017, con Rigoli, Petrone (per sole tre partite) e Pulvirenti ad avvicendarsi fino ai play off. Un grosso passo in avanti, sotto molteplici aspetti, venne fatto l'anno successivo con Lucarelli. Secondo posto in campionato e semifinale dei play off persa ai rigori, seppur con alcuni intoppi sparsi nel corso del campionato, per quello che è stato fin qui il progetto tecnico di maggior livello della gestione Lo Monaco. Dopo la mancata promozione contro il Siena e l'illusione dell'estate dei tribunali, la società decide di affidare l'incarico a Sottil. Anche in questo caso però alcune problematiche di gestione del gruppo portano a un'inevitabile separazione che lascia poi spazio a Novellino. Le idee dell'ex tecnico di Samp e Torino però non sembrano sposarsi al meglio con il pensiero del gruppo, aspetto che porta al ritorno di Sottil poco prima dell'inizio dei play off. Tornando alla stagione corrente, l'epilogo Camplone è sinonimo di come qualcosa, a livello di gestione, non stia andando nel verso giusto. C'è sempre l'impressione che il Catania possa cadere negli stessi errori del passato, magari anche in momenti diversi della stagione, ma che spesso si assomigliano. Il nome nuovo adesso è quello di Orazio Russo, preso in emergenza solo per guidare l'allenamento in vista del Bisceglie, ma cosa c'è all'orizzonte? Lucarelli vuole un biennale, ma la società sarà in grado di poterglielo garantire? Sottil è ancora a libro paga, potrebbe rappresentare un piano B efficace? O sarà un altro il nome, magari a termine, fino a fine campionato? Saranno Russo e Carboni i traghettatori? Le domande sono tante, nel frattempo il Bisceglie si avvicina e il Catania rimane al momento sprovvista di un tecnico stabile. Otto nomi in tre anni, in attesa del nono. Lo Monaco, in questo modo, è andato in controtendenza rispetto alla sua filosofia di non esonerare mai un allenatore. Una netta differenza con il passato, a dimostrazione di come negli ultimi anni l'ad abbia avuto parecchie difficoltà anche con una gestione per lui solitamente diversa.