Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Ferraro: "Forchignone sarà a disposizione. De Respinis acquistato perchè..."

Ecco le parole di mister Ferraro alla vigilia del match di domani tra Catania e Licata:

“Russotto-Chiarella? Hanno fatto bene loro, ha fatto bene Forchignone, hanno fatto bene tutti in avanti e dunque è giusto farli ruotare. Se il Catania ha così tanti punti è perchè c'è il giusto concetto di gruppo. Quando domenica sono entrati Giovinco e De Luca, per esempio, hanno dato nuova linfa consentendo di portare a casa il risultato. Non partire dall'inizio non è assolutamente una bocciatura. Forchignone è rientrato nel gruppo e domani sarà convocabile”

“Sarao? Il suo contributo alla squadra è enorme. Il gol non deve essere un assillo personale, ma un assillo in caso di squadra. Continuando come sta facendo, il gol arriverà sicuramente. De Respinis è stato preso per avere quante più opzioni disponibili. A volte abbiamo avuto attaccanti infortunati che non hanno potuto dare il contributo necessario e quindi è un'arma in più. 2004 in arrivo? Il Catania non ha problemi di portare giocatori, ma bisogna trovare giocatori adatti a questa piazza. Bisogna prendere giocatori funzionali in un contesto non semplice perchè per giocare a Catania bisogna essere pronti. Il fatto che un giocatore possa andare via ci sta perchè è nel contesto di una squadra”

“Per me è più importante la settimana di lavoro che la partita stessa, perchè con una settimana fatta bene, la partita è semplicemente una conseguenza. La classifica non la guardiamo, a Catania bisogna comunque sempre giocare bene. Nelle prossime partite il Catania deve fare prestazioni ottimali, nel finale di girone di andata non siamo stati così brillanti, mentre adesso siamo riparti nel modo giusto”

“Il Licata è una squadra che sta facendo bene, noi cerchiamo comunque di fare la nostra partita sia in casa che in trasferta. Domani i ritmi saranno molto alti e l'intensità non dovrà assolutamente mancare. Giovani che possano esordire? Magari con calma, c'è bisogno di un po' di tempo per adeguarsi al pensiero della prima squadra. Già portarli in prima squadra è il primo approccio che serve a farli crescere”