Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Progetti, budget, costi e possibili introiti per i prossimi tre anni. Ecco cosa può succedere...

Un'analisi previsionale di quello che può comportare l'affrontare il campionato di D e il prossimo triennio

Progetti, budget da predisporre, costi e possibili introiti. Sono queste le voci oggetto di analisi da parte degli imprenditori o dei gruppi interessati a dare vita al nuovo Catania, e se la Serie D rappresenta un impegno relativo, le grandi riflessioni vengono fatte in ottica futura. Se sarà quarta serie (si attende sempre l'indicazione di massima parte della Federazione) in primis bisognerà capire a quanto ammonterà il contributo a fondo perduto indispensabile per poter procedere poi all'assegnazione del titolo sportivo e dell'iscrizione al campionato. In Serie D la somma minima è di 300 mila euro, ma la quota definitiva deve essere stabilita dalla Federazione che, per esempio, a Palermo chiese 1 milione di euro, e sulla base di ciò l'esborso a Catania potrebbe aggirarsi dagli 800 mila euro al milione.

Attenzione poi alle differenze sostanziali tra un campionato dilettantistico e la Serie C. In D i costi sono notevolmente inferiori e con 1 milione e mezzo si potrebbe allestire una formazione competitiva. Di contro gli introiti potrebbero arrivare dal marketing (Catania è sempre stata un terreno abbastanza fertile) e dal botteghino. Per quanto riguarda gli abbonamenti e la vendita dei tagliandi, ovviamente, è indispensabile poter fare affidamento sul Massimino se si voglio centrare risultati soddisfacenti. Sommando le due voci, sempre sulla base dell'esperienza di piazze paragonabili a quella etnea, si potrebbero arrivare a un massimo di 3/3,5 milioni. Facendo dei facili conti (senza tener conto comunque di altre voci non primarie ma pur sempre esistenti) la prossima stagione potrebbe essere chiusa in attivo con 2/2,5 milioni di costi base a fronte di 3/3,5 milioni di possibili entrate. 

Ovviamente tutti i calcoli sopracitati sono approssimativi, ma possono essere utili per avere un'idea della differenza esistente fra il massimo campionato dilettantistico e l'ultimo professionistico. In C per allestire una squadra con ambizioni di promozione sono necessari dai 6 agli 8 milioni di euro, quasi il triplo o addirittura il quadruplo rispetto alla serie inferiore. Di contro gli introiti possono aumentare, ma in proporzione l'aumento non è paragonabile a quello dei costi. In ogni progetto che si rispetti, poi, è doveroso considerare gli inconvenienti, come quello di una mancata promozione immediata. Ecco perchè, per il prossimo triennio non può essere messa a budget una cifra inferiore ai 12/13 milioni di euro, con la speranza che, se tutto dovesse andare secondo i piani, questa cifra non rappresenterebbe l'effettiva spesa ma un paracadute contro sorprese poco gradite.

I calcoli e le riflessioni sono ben note agli addetti ai lavori e a chi vorrà farsi carico del futuro del Catania che aspettano la pubblicazione da parte del Comune della procedura comparativa per farsi avanti.