Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Un punto che conta, ma adesso serve accelerare

Buon Catania in quel di Catanzaro, il rigore determinante

Scritto da Stefano Auteri  | 
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Il pari di Catanzaro non è un semplice pari, ma tra le righe di una 'X' che smuove relativamente la classifica ci sono tante note positive che non devono essere ignorate perchè forniscono carburante ai rossazzurri in vista della Turris. In primis la risposta dopo il gol di Simeri e gli elogi. Sentirsi fare i complimenti, ma vedersi in fondo alla classifica dopo un gol al 94esimo causato da un errore individuale non era la situazione migliore per approcciarsi al match del Ceravolo, ed invece proprio i primi venti minuti sono stati più soddisfacenti di questo avvio di campionato. Coraggio in non possesso, baricentro alto e lucidità hanno totalmente disorientato la squadra di Calabro che non ha trovato punti di riferimento e geometrie, ma ha trovato un rigore.

Ecco il secondo aspetto è il rigore. Certamente ha condizionato la partita, indubbiamente ha condizionato in positivo il Catanzaro, ma non ha minimamente condizionato il Catania. I rossazzurri non hanno subito il classico contraccolpo dettato dall'ingiustizia e dalla ritrovata energia della squadra avversaria. Il Catania è rimasto lì, saldo sui suoi principi, continuando a giocare sulla base di un 4-2-3-1 davvero molto interessante. Proprio l'assetto tattico è il terzo dato da evidenziare, perchè Baldini ha dimostrato ancora una volta apertura mentale e voglia di osare. Greco in versione guastatore è stato utile e intelligente (seppur non sempre pulito tecnicamente), schermando le linee di passaggio e consentendo ai suoi di pressare alti, senza dare sbocco al fraseggio dal basso dei padroni di casa.

Poi ci sono le risposte dei singoli. Bene Sala, sicuro e tecnicamente impeccabile (sorvoliamo su un'uscita nel finale a dir poco avventata); benissimo Russini che oltre al gol, ai dribbling e alle scorribande offensive, ha garantito anche ripiegamenti profondi ed una fase di non possesso raramente praticati in questo modo da un attaccante. Un'altra risposta, seppur minima, è arrivata da Piccolo che è apparso leggermente più pimpante rispetto ai minuti contro il Bari, e dalla coppia di centrali che hanno limitato i danni sia con Vazquez che con Cianci.

Un punto che fa morale, che scaccia brutti pensieri e che permetterà a Baldini di preparare nel migliore dei modi la gara di giovedì, nonostante l'assenza di Piccolo e i forti dubbi sulle condizioni di Ceccarelli e Greco. Lavorare con la giusta intensità, con coraggio e concentrazione sono le basi per fare bene, al resto penseranno un pizzico di fortuna in più e qualche errore arbitrale in meno.