Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: l'indifferenza del campo

Basterebbe un'immagine per condensare tutto ciò che l'editoriale di un Catania-Casertana di metà novembre può esprimere: Massimino vuoto, campo pieno di zolle e sguardi spenti dopo un pareggio deludente. Una fotografia che mette purtroppo perfettamente a fuoco quell'apatia che oggi gira intorno alla stagione sportiva del Catania, condita dalla negatività riguardante invece il momento vissuto a trecentosessanta gradi. Un'apatia, dicevamo, figlia sicuramente delle tante notizie negative, dei tanti tasselli che fanno riflettere, scuotono e preoccupano perchè evidenziano l'instabilità di un contesto colpito una volta dalle epurazioni, una volta dall'addio, non colmato, del Direttore Sportivo, una volta dalle frasi discordanti sulle criticità economiche, una volta dalle operazioni delle società appartenenti all'universo della proprietà, una volta alla mancanza degli steward, una volta da una conferenza importante indetta e poi annullata (in attesa forse di un'altra data), tante volte dai mancati risultati sul campo. Instabilità costante, instabilità pesante che si è percepita anche contro la Casertana in tutta la forza dell'assenza. L'assenza del pubblico, l'assenza del servizio d'ordine, l'assenza di entusiasmo, l'assenza di quella cattiveria necessaria per incanalare una partita su binari favorevoli, e la presenza, invece, del solito errore determinante, a conti fatti, ai fini del risultato finale. Per carità, sarebbe ingiusto parlare di una prestazione negativa, di un Catania senza mordente, perchè nell'economia dei novanta minuti si è vista una squadra che nella ripresa ha reagito e ha mantenuto il pallino, ma anche stavolta è mancato qualcosa. La cattiveria sotto porta, la determinazione, l'episodio... no inutile parlare di episodi davanti ad un possibile rigore in favore dei campani. Insomma il campo “scorre”, senza sussulti e con un interesse relativo, soppiantato da tutto ciò che riguarda l'extra campo, che invece rimane saldo nei pensieri della piazza e degli addetti ai lavori. Chissà, magari un domani proprio i risultati potranno soppiantare altri discorsi, facendo concentrare tutto l'ambiente sulla forza e sulle possibilità di un Catania vicino alla promozione. Questo è quello che tutti sperano, ma per adesso bisogna registrare gli eventi, con ultimo il 'botta e risposta' tra il sindaco ed il club, a suon di note e con strategie comunicative diametralmente divergenti, tra chi di politically correct vive, e chi invece non lo ha mai utilizzato. Vedremo cosa succederà, ma, intanto, lasciamo che i pensieri lascino spazio ai fatti...