Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Le rimonte e il vento della serenità

Cavalli di battaglia e talloni d'Achille: no, non stiamo introducendo un racconto mitologico, ma parliamo delle peculiarità che ogni squadra di calcio al mondo mette in mostra nel corso di un campionato.

Si tratta spesso di tratti caratteriali, conseguenze dirette dei risultati o dell'atteggiamento tenuto durante una settimana di lavoro e nella partita. Ma le cose possono anche cambiare con una certa velocità: perché accade a volte che mentalmente scatti qualcosa, e magari il rimettere in piedi partite che nascono male si trasforma da punto debole a vero e proprio fattore positivo. 

Le prime due partite di Novellino sulla panchina del Catania ci hanno raccontato anche questo; sia chiaro, come dice lo stesso tecnico ex Sampdoria bisogna ancora lavorare ed aspettare prima di sbilanciarsi. Prove contro Potenza e Catanzaro sono state spinte però da un vento positivo, sereno: proprio come l'atteggiamento che Novellino sembra utilizzare nel parlare con i giocatori, emanando una tranquillità che contagia tutta la squadra. Un dato, dunque, ci è già stato consegnato: il Catania è adesso capace di rimontare gli avversari, al contrario di come succedeva nella precedente gestione con sei sconfitte su sei arrivate quando si è andati in svantaggio, evidenziando problemi caratteriali importanti. 

Era tremendamente facile demoralizzarsi, passando in svantaggio dopo neanche 3' in un campo difficile come quello di Catanzaro, davanti a quasi 9000 spettatori, contro la "bestia nera" Auteri: invece no, calma glaciale, palla al centro e costante ricerca del gol fino a ribaltarla, cosa impossibile da fare senza serenità, appunto. E' ancora presto per dire se la tanto agognata scossa sia davvero arrivata, ma intanto sembra essere cambiato un aspetto che potrà rivelarsi decisivo nelle restanti otto partite e, ancor di più, nell'eventuale ottica play-off.