Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

L’analisi: tempo sfruttato o tempo perso?

Sarà solo lo stesso tempo a dare le risposte

Dirigenza 2023/24

Il Catania è in ritardo su alcuni fronti, oppure no? È questa la domanda che si pongono tanti tifosi rossazzurri e che ad oggi divide la piazza fra i “tranquilli” e gli “agitati”; fra coloro che sfruttano la fiducia generata dall’operato messo a referto fino ad ora della società, e chi invece pone dubbi costanti sull’aspetto temporale e non solo. Partiamo da un ragionamento: la vittoria del campionato a marzo aveva creato la ragionevole aspettativa di un‘impostazione della stagione successiva con tempistiche non dilatate per quanto riguardava la riconferma dei giocatori, la scelta dell’allenatore ed il calciomercato. Oggi possiamo dire che questa ipotesi non ha trovato riscontro nella realtà perché il Catania ha scelto il tecnico dopo una lunga riflessione e di conseguenza ha dato inizio alla composizione dell’organico più o meno come qualunque altra società. Tutto ciò, però, non vuol dire che l’annata sia partita con il piede sbagliato, ma che le valutazioni hanno richiesto tempo e se ne sarà valsa la pena lo sapremo solo, guardate un po’, col tempo.

Passiamo adesso all’aspetto pratico. Ad oggi l’organico ancora non è completo e mancano teoricamente quattro titolari più altri tre innesti, per un totale di circa sette elementi. Un peccato non poter già usufruire di un’ossatura formata (visto quanto detto in precedenza), ma nemmeno un dramma se si considera che l’inizio delle ostilità dovrebbe essere posticipato a settembre. È vero anche, però, che la fine della prima parte del ritiro è prevista per il 13 agosto e dunque una fetta della nuova rosa non svolgerebbe il pre campionato con il resto dei compagni. Insomma tutto probabilmente si gioca sulla partita fra costi e benefici, nel senso che se i nuovi acquisti dimostreranno il loro valore, allora il tempo sacrificato al ritiro sarà stato ben speso; altrimenti sarà stato un enorme peccato.

L’ultima valutazione temporale riguarda la campagna abbonamenti e le altre classiche conferenze pre stagionali come la presentazione della maglia, gli sponsor, ecc… Probabilmente l’unica davvero propedeutica per il proseguo della stagione è quella relativa agli abbonamenti, ma in questo caso il protrarsi dell’attesa dovrebbe non essere dipeso dalla società rossazzurra ma dai lavori al Massimino, nello specifico sui seggiolini. Questo è ciò che è stato fatto intendere ed è un potenziale problema solamente per chi ad agosto non sarà in città e non ha dimestichezza con la tecnologia. Di certo non inficerà sulla risposta potenziale del pubblico etneo. Le altre conferenze sono più “doverose” o da intendere come risposte alla curiosità dei tifosi ma non cambiano la sostanza e gli accordi già presi. 
 

La verità, alla fine dei conti, è che la città freme e ha voglia di vivere la nuova stagione ma l’attesa accresce il desiderio, si dice, e quindi attendiamo razionalmente le risposte e i fatti che possano delineare il cammino del Catania, con domande e analisi delle situazioni piuttosto che critiche feroci e scetticismo.