Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

I numeri dell'annata "transitoria" che fa sognare Raffaele

E' cambiato il verbo, è cambiata la prospettiva: è cambiato anche il modo di vedere il calcio, a Catania, finalmente. Lo sa bene Giuseppe Raffaele che nel suo messaggio ai tifosi dopo la gara contro il Catanzaro ha fatto intendere che sì, si può lottare davvero, in una stagione anomala, atipica e potenzialmente sorprendente. Se vogliamo, sorprendente è stato anche il rendimento in termini numerici della formazione rossazzurra in questa prima parte di stagione: il terzo da quando il Catania è ritornato in Serie C. La squadra di Raffaele dopo 16 gare vanta una media punti di 1,81, inferiore solo a quelle dei gruppi di Cristiano Lucarelli, 2,12 con 34 punti nella stagione 2017/18, e di Andrea Sottil, 1,93 con 31 punti nella stagione 2018/19, ma con altre prospettive e altri progetti, e una sostanziale differenza in termini di budget e investimenti. Vero è che ogni stagione fa storia a sè, ma trovarsi al terzo posto a pari giornate fa ritornare in mente proprio le due stagioni sopracitate: nel 2017/18 il Catania di Lucarelli si trovava, dopo 16 gare giocate, in seconda posizione a pari punti con il Trapani, ma terzo per scontro diretto, e nel 2018/19 quello di Sottil era terzo con Catanzaro e Rende, ma quarto per lo stesso discorso. Terzo, nel computo delle stagioni, il Catania di Raffaele lo è anche per numero di vittorie fin qui, 8, dietro a Lucarelli, 11, e Sottil, 9, ma primo per numero di successi esterni, 5, come nella stagione 2017/18, ma con una media punti superiore: 2 punti a partita in trasferta. Riferendoci solo al campionato in corso, il Catania passato in vantaggio 9 volte, vincendone 7, con 1 pari e 1 sconfitta, mentre solo a Viterbo la formazione rossazzurra è riuscita a rimontare lo svantaggio: poi 3 pareggio e 2 sconfitte. Sicuramente, però, ciò che viene consegnato dall'ultimo periodo è che i ragazzi di Raffaele sanno concentrare le forze ed esprimerle nella seconda parte di gara: tant'è che i gol messi a segno nei secondi 45' sono 12, rispetto ai 7 dei primi 45'. Con il match pareggiato contro il Catanzaro, per comprendere ancor meglio la portata della stagione, il Catania ha eguagliato la striscia di 8 risultati utili consecutivi delle formazioni di Lucarelli (17/18), ma soprattutto di quella Rigoli (16/17) che, tra l'altro, rimane quella delle 6 ad aver perso meno: 2 volte, rispetto alle 3 di quella dello stesso Raffaele, di Sottil e di Pancaro. Sono numeri importanti: "Credo che possiamo avere le carte in regola per traformare un'annata che doveva essere transitoria in una che ci faccia sognare", ha spiegato Giuseppe Raffaele nell'ultimo video destinato alla stampa. E come dargli torto?