Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Face to Face, Lucarelli vs Andreoletti: due deluse vogliose di riscatto

L’ultimo atto del girone di andata presenta per il Catania una sfida che sarebbe dovuta essere il big match da vivere col fiato sospeso, e invece la partita con il Benevento sarà una gara tra due squadre deluse e confuse. Se il Catania vive i suoi problemi di natura psico fisica, situazione analoga è quella che sta vivendo l’undici di Andreoletti, reduce dal pari di Latina dopo le due sconfitte consecutive con Juve Stabia e Avellino; dei risultati che hanno fatto sorgere dei dubbi nella società dopo un buon avvio con dodici risultati utili consecutivi. 

Gli otto punti che separano le due squadre dimostrano come il Catania abbia sofferto maggiormente l’andamento altalenante in campionato, ma i campani hanno vinto solamente una volta nelle ultime cinque giornate e Andreoletti è stato messo in discussione da una piazza esigente scottata già dallo scorso anno. Dal punto di vista tattico non dovrebbero esserci variazioni da parte dei campani con il 3-5-2 come modulo di partenza, affidandosi alle geometrie dell’ex Davide Agazzi in mezzo al campo e alla vivacità in avanti di un’altra vecchia conoscenza rossazzurra: Alessandro Marotta. Assenti fra le fila degli ospiti lo squalificato Berra, oltre a Meccariello e Pastina, mentre rimane in dubbio Terranova  

Difficile ipotizzare a che tipo di gara potremo assistere, ma presumibilmente saranno i padroni di casa a cercare di impostare ritmo e partita, con il Catania che cercherà di difendersi con ordine e senza concedere gol come avvenuto praticamente sempre. Attenzione però tatticamente alle possibili sorprese di Lucarelli che potrebbe anche essere stuzzicato dall’ipotesi di andare a specchio, magari non dall’inizio ma a partita in corso, adattando eventualmente la posizione di Cosimo Chiricó dietro la prima punta