Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Avv. Rapisarda a Catanista: "Questi giocatori devono essere messi di fronte alle loro responsabilità"

Intervenuto nel corso della puntata di ieri di Catanista, su Radio Fantastica, l'avvocato Giuseppe Rapisarda ha parlato del momento del Catania tra il cambio in panchina e i Playoff. Ecco alcune parti dell'intervista. CAMBIO IN PANCHINA - "L'esonero di Novellino? Per quello che si è visto con il Rieti probabilmente non è una scelta illogica, nel senso che è l'ultima carta che si mette sul tavolo per cercare di far leva sull'orgoglio di questi giocatori, sul loro ego, sul loro amor proprio, insomma per cercare di sparigliare le certe rispetto a un encefalogramma che appare tendenzialmente e pericolosamente piatto. E' chiaro che non ci saranno poi più alibi neanche per i rossazzurri dopo. Sul quarto posto non c'è una causa: c'è una pluralità di ragioni che hanno determinato il piazzamento." AMOR PROPRIO - "Qui sono venuti dei ragazzi che non hanno mai dato idea di fare squadra: il Catania anche rispetto all'anno scorso e anche rispetto a quelle lacune che abbiamo rilevato l'anno scorso non ha mai mostrato di avere compattezza e identità di gioco. Se può essere l'amor proprio la molla? Noi ce lo auguriamo. Stiamo provando a capire il perché di un'annata che in ogni caso dovrà finire, e cercare di capire le ragioni che hanno portato a questa data, a questo punto della stagione ad un certo tipo di risultato. E' una chance: immagino che nel richiamo di Sottil il direttore Lo Monaco abbia fatto conto sul mettere questi uomini di fronte alle loro responsabilità. Ritengo che in Serie C, rispetto alla Serie B o alla Serie A per il Catania è molto più complicato fare calcio perché quando questi ragazzi arrivano a Torre del Grifo si sentono dei giocatori arrivati. Insomma il Catania in Serie C pare che sia soprattutto ad una certa età la tappa finale di una carriera e così non dovrebbe essere, perché poi vengono meno quegli che sono gli stimoli, il mordente, la famosa fame di vincere ancora. L'unico è l'amor proprio, perché non credo che adesso ai Playoff il Catania potrà farci vedere trame di gioco che non ci ha fatto vedere durante il campionato. Credo che il Catania si debba affidare al cuore e ad una ripresa di una condizione fisica. Credo che questo ritorno di Sottil servirà a mettere tutti di fronte a quelle che sono le proprie responsabilità." SITUAZIONE INCOMPRENSIBILE - "Se è frustrante per Lo Monaco? Sì. Sgomberiamo il campo dai malintesi: il Catania ha tutto l'interesse e l'opportunità per salire di categoria. Una permanenza in C sarebbe una necessità di rifinanziamento ulteriore: abbiamo le rate di mutuo di Torre del Grifo e quelle stesse rate sono calcolate e matureranno in virtà di un budget che non è esattamente quello di una squadra di Serie C. Per quanto riguarda la frustrazione di Lo Monaco, il direttore in questo momento spaccherebbe il mondo in due. Ma se non ci sta riuscendo lui a scuoterli, io veramente questi calciatori non li capisco. Davvero: capisco che probabilmente si sono assemblati male. Ma qualunque limite di organico possa avere il Catania, questo non può giustificare questo passeggiare in campo. Questo è incomprensibile. Qualunque sia stato l'errore, l'effetto che si vede in campo e di gran lunga peggiore degli errori che possiamo imputare in fase di progettazione e programmazione di questa squadra. Noi parliamo di società, di errori, però questi giocatori devono essere messi di fronte alle loro responsabilità, perché mi sembra che tutto questo nostro parlare, che molte volte è un fatto che arricchisce l'uno con l'altro, sta diventando un alibi per questa squadra. Questa squadra come reagisce? Di loro cosa stanno mettendo? Il nulla: credo che giorno 15 abbiano una prova senza appello e scordiamoci i due risultati su tre. Il Catania il 15 deve andare in campo e dovrebbe vincere."