Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Pellegrino a Catanista: "Offerta? La partita si gioca sulle garanzie in prospettiva"

Intervenuto nel corso della puntata odierna di Catanista il Talk, Maurizio Pellegrino ha commentato l'offerta presentata dalla S.I.G.I. per l'acquisizione del Catania, e non solo. PERCORSO IMPORTANTE - "E' una giornata importante, molto delicata per tanti motivi già ben noti. E' stata formalizzata l'offerta e siamo contenti perché è un altro passo concreto in avanti, un passo determinante, perché quest'iniziativa non racchiude solo la presentazione dell'offerta, ma la garanzia di quella che può essere la serietà di un progetto e la garanzia di un futuro sì della matricola, ma soprattutto del Catania. Sono un po' stanco, come tutti quelli a cui sta a cuore il Catania, ma le dinamiche dei tempi non posso conoscerle. Posso rimarcare quello che è stato fatto fino ad oggi: un percorso serio, impegnandosi con degli imprenditori che oggi sono lì a lottare per salvare la storia." SU GUERINI E MAURO - "Sono due miei carissimi amici da anni. I perché della scelta? Massimo Mauro perché orbita in un mondo calcistico diverso da quello che è l'operatività da un punto di vista tecnico: ormai lui racchiude una dimensione del calcio anche istituzionale, e per una città come Catania avere un personaggio che possa avere determinate caratteristiche sia importante, anche per l'identità della spa. Vincenzo Guarini è un grandissimo conoscitore di calcio, con un'esperienza per tanti anni da allenatore in Serie A, uno che ha dei rapporti importanti non solo dal punto di vista calcistico, ma anche con tanti operatori del mondo di calcio." CAMBIO DI PASSO - "Abbiamo detto che in questo percorso si è commesso qualche errore, qualche ingenuità. Un percorso molto complesso e questo è stato dettato dalla reale non conoscenza della gravità. La conoscenza più completa, quindi il sapere realmente quale potesse essere la situazione non solo debitoria della società, ma in divenire di ulteriori debiti che aggravavano la situazione e quindi la probabile trattativa ci ha fatto riflettere non solo sui passi da fare, ma su una strada da seguire sempre nella piena trasparenza e nel rispetto delle regole. E' chiaro che con l'avvocato Giuseppe Augello ci siamo instradati in un percorso di assoluta fermezza sì, ma anche di assoluta correttezza nel portare avanti tutto il progetto" L'OFFERTA - "Oggi basarsi solo sull'offerta è dare un'informazione sbagliata: qui il problema vero è se questa società ha le garanzie per strutturare un piano finanziario che possa ripianare non solo tutti i debiti, ma nell'immediatezza far fronte ai creditori, ai dipendenti, posti di lavoro e tanto altro. E' questa la vera partita ed è questo il vero significato di ciò che può dare una svolta definitiva. La valutazione rispetto ai documenti certificati è zero, e non lo dico io: bisogna basarsi sulle garanzie sulla capacità di continuità dei nuovi acquirenti. Qui si sta comprando un debito di quasi 50 milioni di euro: sono numeri certificati. Termine perentorio per la risposta? Credo sia inserito nell'offerta presentata: il termine perentorio non confondiamolo con un ultimatum. Il termine perentorio è dettato dall'urgenza di capire come programmare e come avere una prospettiva delineata e precisa. Ricordiamoci che i tempi stringono non solo per la matricola, ma anche per la programmazione che non è solo la squadra di calcio, ma comprende tutto il mondo Catania. Saperlo prima ci dà la possibilità di programmare prima: se i tempi si allungano diventa tutto problematico." SENSAZIONI - "Ho sempre sensazioni positive, ma facciamo bene a stare cauti, ad essere molto equilibrati perché non dipende solo da noi. Non so più in quale altra lingua dirlo: siamo partiti per salvare la matricola e il Catania. Siamo interessati alla salvezza della matricola: senza di questa non ci sarà più Pellegrino, Pagliara o un'altra iniziativa che ci riguarda."