Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Avversario: entusiasmo, idee e singoli, ma...

Mercoledì si avvicina e l'esordio del Catania nei play off coincide con una classica per i rosazzurri. La Reggina del patron Gallo si presenterà al Massimino rinvigorita dal passaggio del turno, nonostante un prestazione rivedibile, e dalle quattro vittorie consecutive conquistate sul finire del campionato, con un entusiasmo che sembra aver riacceso la speranza nella promozione che era presente nella gara di ritorno al Granillo. Da quel 3-0, però, Bellomo e compagni hanno smarrito la giusta strada, portando all'esonero di Drago viste le sole 2 vittorie maturate, e al ritorno di Roberto Cevoli. Con quest'ultimo, arrivato a quattro giornate dal termine, la Reggina ha concluso il torneo senza subire gol e con dodici punti all'attivo che hanno permesso al tecnico di alzare la sua media punti complessiva a 1,7. Nel complesso la squadra calabrese ha sempre mantenuto un ottimo ruolino in trasferta, attestandosi come quarta miglior formazione lontano dallo stadio amico, grazie ai 25 punti complessivi frutto di 7 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte. Nella memoria dei tifosi rosazzurri, del resto, è chiara ancora la gara di andata, con gli ospiti lucidi nel tenere bene il campo (privi dei rinforzi di lusso di gennaio), e sconfitti solo a causa del regalo di Confente a Marotta. Una squadra con le idee, anche se dal rendimento altalenante e il cui cammino, da gennaio in poi, può essere paragonato a quello degli etnei vista la rosa composta da elementi di spessore, ma mentalmente non sempre a fuoco. Dal punto di vista tattico attenzione al 3-5-2 di Cevoli con gli esterni di centrocampo, Kirwan e Salandria che permettono un comodo stravolgimento in 4-3-3 (abbassamento del primo e accentramento del secondo), avanzando Strambelli da mezzala a esterno offensivo. Perno inamovibile del reparto d'attacco è Nicola Bellomo che con la sua tecnica ha sempre fatto da raccordo tra il centrocampo e la punta, ruolo in cui è vivo il ballottaggio tra Doumbia e Baclet. Una gara dunque che potrebbe essere decisa sulla trequarti, con il Catania che dovrà non commettere gli errori evidenziati al Granillo e cercare invece di mettere in difficoltà una difesa che non sempre ha dato garanzie, nonostante i 33 gol subiti l'abbiano resa la sesta miglior retroguardia del campionato. Lucidità, attenzione ed entusiasmo. Saranno queste le armi della Reggina, a Sottil le giuste contromosse...