Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

L'avversario, Catanzaro: la cura Grassadonia funziona solo in parte

Una sfida che alla vigilia dell’inizio del campionato faceva pensare a uno scontro diretto tra due squadre costruite per vincere. Una sfida, oggi, che si è trasformata nell’incontro tra le due grandi deluse del campionato. Catanzaro-Catania rappresenta la prima trasferta di Lucarelli, contro una formazione che vive un momento parallelo a quello dei rossazzurri: 7° posto in graduatoria con 21 punti e soprattutto un allenatore dalla grande esperienza, Gaetano Auteri, esonerato quattro giornate fa e sostituito da Gianluca Grassadonia. Con il tecnico ex Foggia un inizio non proprio scoppiettante, visti i 5 punti ottenuti in quattro match. L’ultimo ha visto i giallorossi pareggiare per 2-2 sul campo della Paganese, peraltro grazie ad un gol siglato al 93’ da Fischnaller. In campo il cambio più importante riguarda il modulo, che resta con la difesa a 3 ma con un centrocampista in più al posto di un attaccante: il 3-5-2 schierato nelle ultime partite è per certi versi simile a quello sempre proposto finora da Lucarelli ma senza una vera prima punta, con due attaccanti di movimento come Nicastro e Kanoute (capocannoniere a 5 gol) a far da terminali offensivi per non dare punti di riferimento agli avversari. Schieramento che con ogni probabilità verrà riconfermato anche domenica, con Di Gennaro tra i pali, Celiento, Martinelli e Pinna in difesa; a centrocampo Statella e Favalli sugli esterni, Tascone, Maita e Casoli a rimpolpare la mediana. Due squadre costruite in maniera molto diversa ma al momento tremendamente simili, guidate da due allenatori subentrati da poco ma chiamati, adesso, a svoltare il proprio cammino.