Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Editoriale: poker allenante per un futuro che...

Il Catania vince e chiude con un sorriso una settimana davvero molto intensa, che inevitabilmente lascerà strascichi, spunti di riflessione, punti interrogativi sul futuro, ma anche una piccola speranza di ripresa. Una vittoria non è mai scontata, e le ultime stagioni lo insegnano, quindi sarebbe sbagliato sminuire tre punti ottenuti grazie a compattezza e linearità di idee, seppur contro un avversario a tratti autolesionista per le disattenzioni clamorose offerte in difesa. Il Catania a Rieti ha fatto ciò che doveva: stare in partita dal primo al novantesimo, pressare una difesa capace di regalare qualcosa, e rischiare il meno possibile dietro. In un momento così delicato, dopo una sola vittoria racimolata nelle ultime cinque giornate, era necessaria solo una cosa: tornare al successo. Dal punto di vista dei singoli è doveroso sottolineare l'importanza di Kevin Biondi. Il numero 21, infatti, può essere una pedina di fondamentale importanza in ottica futura non solo per la bontà delle sue prestazioni, non solo per la fiducia incondizionata riposta nei suoi confronti dal tecnico, ma soprattutto per la personalità e la duttilità tattica dimostrate. Nel centrocampo a tre è l'unica mezzala che può allargarsi e garantire una linea quattro, e soprattutto, ad oggi, è il centrocampista con maggiore propensione ad attaccare l'area avversaria. Non a caso, il giovane Biondi, prima del gol di Potenza, aveva realizzato 6 reti in stagione, addirittura 4 nell'annata in Serie D con l'Igea Virtus, ricoprendo spesso proprio il ruolo di centrocampista. Altra nota positiva, poi, è stata rappresentata da Davide Di Molfetta. Oltre ai due gol, tanta voglia di essere al centro della manovra e di farsi trovare pronto per la giocata decisiva. Ottimo il tempismo e la lettura delle situazioni di gioco che lo hanno portato a tagliare il campo e trovare, con profitto, la porta. Insomma una giornata portatrice di punti, in attesa di capire cosa riserverà il futuro. Dal punto di vista del campo l'incertezza riguarda le possibili conferme: arriveranno o saranno ancora alti e bassi? Le altre incertezze riguardano invece sempre l'extra campo. Lo Monaco, attualmente, è ancora l'amministratore delegato della squadra, ma ha già annunciato le dimissioni, con il patron Pulvirenti che sembra volerlo convincere a rimanere. In tutto ciò si attende per capire se ci sarà un nuovo direttore generale, un nuovo direttore sportivo, o se, nel frattempo vista la posizione, vacante sarà Lo Monaco a guidare anche in ottica mercato. Altro aspetto pieno di dubbi riguarda poi la possibile cessione. Follieri ha più volte ripetuto di volersi fare avanti in maniera concreta, ma le trattative effettuate in passato sull'altra sponda della Sicilia suscitano perplessità, così come qualche situazione non troppo chiara nel passato dell'imprenditore. Insomma, vedremo, ma certamente la situazione rimane molto delicata, con il rischio di vedere lo stadio Massimino ancora discretamente vuoto nelle prossime giornate.