Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Raffaele a Catanista: "Squadra può alzare asticella, sempre stato tifoso di questi colori. Il calciomercato..."

Il mister del Calcio Catania, Giuseppe Raffaele, è intervenuto ai microfoni di Catanista il Talk nella consueta puntata in onda su Radio Fantastica e Sestarete. Questi i temi affrontati del tecnico dei rossazzurri. Terzo posto nonostante tante difficoltà: "Questo è il momento di non dormire. Abbiamo fatto un percorso, anche con estrema difficoltà, e siamo arrivati in una posizione in termini di punteggio che ci può rendere molto ambiziosi nel prosieguo del campionato, abbiamo messo un primo mattoncino in questa annata. Dobbiamo cercare di avere ambizione per coltivare questo sogno anche quest'anno, tutte le squadre sicuramente si rinforzeranno e miglioreranno, noi dobbiamo avere chiarezza e prontezza, da questo punto di vista posso garantire che abbiamo una riunione con il direttore Pellegrino giorno 2, al mio rientro, per avere chiarezza sulle situazioni da portare avanti per il Catania, non a livello individuale, perché secondo noi questa squadra può alzare l'asticella per questo campionato" Importante sapere quale sarà la proprietà del futuro in vista del mercato: "Il nodo cruciale della situazione è questo. In questo momento ci sono delle idee, ma poi le idee vanno rapportate agli obiettivi e gli obiettivi si creano anche con un potenziale economico da poter investire. Quindi è tutto legato a filo. Dobbiamo avere un attimo di pazienza, ma sottolineando un punto fondamentale, che quello che è nella nostra testa deve essere un supporto a quello che hanno già fatto questi ragazzi, servono quelle situazioni che secondo noi come caratteristiche non ci sono all'interno del gruppo, ma per esaltare ancora di più il gruppo stesso, questa è l'idea che abbiamo noi. Per il resto aspettiamo e vediamo, importante si sappia il prima possibile come muoverci perché diventa fondamentale non perdere tempo, perché poi troverai invece difficoltà, onestamente a gennaio non si possono prendere scommesse o calciatori inattivi, bisogna prendere quei 3-4 , poi si vede, diciamo quelle situazioni che migliorano come caratteristiche che mancano e deve essere gente che ha giocato e devono essere, i nuovi innesti, anche uomini all'interno di un gruppo che si è formato in una maniera esponenziale soprattutto nell'ultimo periodo" Potenza e Catania: "Sono due piazze completamente diverse, però li può accomunare, per questa stagione, una stessa situazione, ovvero una crescita di entusiasmo durante l'anno, per questo dico che se noi continuiamo così, io credo molto nell'entusiasmo che si può creare quando si parte da una situazione che non è ottimale. Si è partiti piano piano, senza dover arrivare primi come altri anni, e credo che oggi c'è attorno a questa squadra una positività in tutto, a livello societario la situazione sta crescendo, io devo essere onesto, credo che l'attuale gruppo dirigente ha fatto un miracolo perché il Catania era fallito, ha messo nelle condizioni noi di poter fare una prima parte di campionato nella situazione dove oggi ci troviamo in classifica, quindi quello che avverrà potrà essere solo positivo per migliorare. Credo sarà fondamentale questo mese, perché ci sarà ancora la situazione della trattativa, il mercato in entrata e uscita che può un po' disturbare, e invece noi dobbiamo essere bravi a capire che ci sono invece 5 partite fondamentali per il nostro percorso" Calciomercato e nomi: "Leggo tanti nomi che per quanto ci riguarda, visto ci confrontiamo sempre con Maurizio Pellegrino, non credo siano quelli. Abbiamo solo l'idea di andare a completare la squadra dove ci sono mancanze, il valore dei giocatori poi cambierà in base a quello che ci sarà detto e messo a disposizione" Tifoso del Catania? Ricordiamo la sua immagine con la maglia rossazzurra circolata sui social: "Io sono un tipo molto riservato, non ho mai voluto cavalcare questa situazione. Certo che ero io nella foto. L'amore mio per questa maglia è nato quando avevo sette anni, era la squadra che è andata in serie A quando io ero piccolo e da lì è nato tutto. Un aspetto questo che non ha nulla a che vedere col fatto che sono allenatore. Non mi piace in generale esternare queste cose, sono cose personali, ma si è vero sono tifoso del Catania e spesso seguivo la squadra e oggi sono molto contento di allenare la squadra per cui ho sempre tifato" 3-5-2 e non 3-4-3, non preventivabile ad inizio anno questo scenario: "L'allenatore si deve adeguare al momento e alle situazioni. Per fare continuità e punti bisognava agire così, anche perché onestamente non avevamo esterni di ruolo, adesso col rientro di Piccolo, manca però qualche caratteristica alla squadra e le idee sono comuni" Curcio? "Curcio un giocatore con un grande calcio, fuori dalla categoria, calcia destro e sinistro e un ottimo rifinitore. Noi volevamo improntare la squadra con il 3-4-3, c'era qualche situazione contrattuale, scadenza e situazioni varie, diciamo che è andata così, il valore in campo lo sta dimostrando. Poi bisogna pure dirlo, quando si cerca di fare una squadra si cerca di fare con un'idea, poi ne può nascere un'altra se ci sono situazioni come si sono susseguite da noi" Quali le priorità del prossimo mercato? "Per fare mercato bisogna fare anche le uscite, di questi aspetti è giusto che ne parli il direttore Pellegrino e ,come sempre abbiamo fatto, ci confronteremo, per cercare di far migliorare questa squadra anche dal punto di vista tattico, per cercare di fare un calcio che a volte abbiamo anche fatto bene, direi proprio in diverse partite lo abbiamo fatto direi, Catanzaro e Avellino ad esempio, fuori casa abbiamo sempre il pallino del gioco ultimamente, ci manca solo un po' di imprevedibilità, ci manca proprio qualcosina che ci migliora in questo"