Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Tattica? Curiosità per il Catania di Novellino

Un Catania tutto da scoprire quello di Walter Novellino, che si prepara all'esordio sulla panchina etnea, domenica, contro il Potenza. Amor proprio e consapevolezza sono le parole chiave, con un'attenzione particolare all'aspetto mentale ed al lavoro da "sergente psicologo" da fare su ogni giocatore, ma non si può tralasciare sicuramente anche il profilo tattico. Se è vero, infatti, che l'ex allenatore dell'Avellino ha dichiarato che i moduli sono relativi e che il suo predecessore aveva lavorato bene, è altrettanto certo il fatto che, magari gradualmente, la sua mano apparirà in maniera chiara. Non il 4-4-2 forse, modulo amato in gioventù da Novellino ma non imprescindibile nel suo credo, spazio più probabilmente ad altre soluzioni, ma quali? Il 3-5-2 stuzzica, ma vorrebbe dire cambiare l'assetto difensivo che oggi non vede poi così tanti componenti in piena forma, e poi necessiterebbe di un adattamento sulla fascia destra (Carriero), di due sacrifici illustri in avanti (Marotta, Di Piazza, Sarno e Curiale per due posti) e di una mezzala assaltatrice che non è proprio presente in rosa. Nel Modena di Novellino, per esempio, c'era Signori, mezzala capace di inserirsi e segnare con continuità, tra gli etnei l'unico forse in grado di farlo sarebbe Biagianti. Altra ipotesi il 4-3-1-2, con pochi cambiamenti e un assetto simile a quello "Sottiliano". Unico dubbio sarebbe dove utilizzare Sarno. Infine Novellino potrebbe decidere, almeno momentaneamente, di confermare il 4-3-3 delle ultime uscite. Un modulo non utilizzato spesso nella sua carriera, ma che permetterebbe di non alterare gli equilibri (seppur fragili) cercando di mettere a proprio agio i suoi uomini. Curiosità dunque, con la consapevolezza che servirà un po' di tempo per vedere cambiamenti netti, ma che certamente sarà difficile fare peggio di Viterbo. Tutto passerà dalla scossa, dall'aspetto mentale di gruppo e dei singoli (magari più cinismo in avanti) e poi inevitabilmente dai risultati, utili per cementare ogni nuovo inizio.