Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Catania-Trapani: il piacere e la magia dell’attesa

Cresce l’attesa, talvolta anche l’emozione. Cresce accompagnata dai numeri: ormai imponenti, quelli dei biglietti venduti. Esaltato, il piacere dell’attesa, anche da quella piccola magia che crea l’ambiente, quando in città si percepisce che è arrivato “il momento”, quello di esserci e rispondere presente.  Ma il pubblico catanese è così: trasmette sempre il piacere dell’attesa, mai la pressione del risultato. Anche tramite piccoli gesti o esclamazioni, con un semplice “ma a quanto siamo arrivati?”, o negli sguardi complici tra coloro che vanno ad affollare i tabacchini per aggiudicarsi il tagliando. Di coloro che magari neanche si conoscono, ma sanno di remare dalla stessa parte. L’ultimo aggiornamento riporta esattamente 18.002 biglietti venduti, destinati probabilmente a diventare ancora di più entro domani sera. È tanto, tantissimo. E in queste 24 ore, o poco più, che ci separano dal fischio d’inizio di Catania-Trapani c’è tutto: voglia di esserci, senso di appartenenza, riscatto e, soprattutto, fame; non soltanto da parte di chi starà sugli spalti, ma anche di chi si troverà in piedi sul campo, pronto a guadagnarsi, “centimetro dopo centimetro”, tutta la spinta di quasi 20.000 cuori attorno ad un terreno verde che considera semplicemente “casa”. Un posto capace di accumulare 161.000 presenze totali in un campionato, con una media di  quasi 9.500 spettatori a partita. Abbiamo detto soprattutto fame, perché come definire altrimenti il sentimento di una piazza che vuole raggiungere, anzi divorare, un certo traguardo? Fame, dunque, e la dose di un amore grande così, testimoniato da una città che difficilmente si fa abbindolare dal livello di una categoria.  La cornice è pronta, fatta su misura, intagliata e ben decorata: il quadro, adesso, va dipinto da chi è chiamato a ruggire sul campo. Certo, va terminato nell’arco di due match, ma la sensazione è che gran parte del disegno, valga la pena farlo domani sera; per la storia, per il boato di uno stadio intero. Perché se è vero che i rossazzurri possono raggiungere o fallire obbiettivi stagionali, Catania e il Catania possono star certi che con un pubblico così, lo abbiamo detto tante volte, niente è davvero precluso.