Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Essere semplicemente utile

Mater artium necessitas: ovvero, la necessità è la madre di tutte le abilità, o semplicemente "bisogna fare di necessità virtù": fare come Marco Biagianti, diventato quella stessa virtù nelle ultime settimane. E non c'era modo migliore, per un capitano messo fuori rosa, di rientrare rendendosi unico e indispensabile. Da mediano o incontrista spostato sulla linea difensiva a tre, Biagianti ha trovato nuova linfa vitale mantenendo la verve da leader infondendo sicurezza a tutto un reparto che non riusciva a fermare l'emorragia dei gol subiti. Con il dialogo e la grinta, ma senza mai sopraffare la personalità dei compagni. Ha fatto come i grandi, trovando il positivo nella negatività incalzante dei numerosi infortuni. Nell'ultima partita contro la Leonzio la duttilità di partire ancora da centrale difensivo, avanzando poi sulla linea di centrocampo quando Lucarelli cambia modulo, infine va in panchina quando il Catania ha bisogno di altro in mediana nel 4-2-3-1. Perché aveva già dato tutto quanto aveva in corpo, tenendo a mente che gioca ancora con la pubalgia. È riuscito anche nel caos dei primi 45' a far ripartire spesso l'azione con qualità, nonostante la grandissima sofferenza di tutti i rossazzurri sugli out esterni. Difensore centrale, mediano, da titolare o dalla panchina, Marco negli ultimi anni c'è sempre stato: senza mai tirare indietro la gamba, da capitano vero.