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Face to face, Catania-Monopoli:altro 4-2-3-1 ma con l’incognita della partita lunga

Terza gara per il Catania e terza sfida contro un 4-2-3-1, modulo in voga quet'anno nel Girone C della Serie C che è il marchio di fabbrica anche del Monopoli di mister Tomei. La formazione pugliese è reduce dalla sconfitta di misura contro il Potenza e attualmente deve fare i conti con una classifica deficitaria vista la mancanza di vittorie e l'unico punto maturato in casa contro il Monterosi che relega i biancoverdi al penultimo posto della graduatoria davanti al Brindisi. Difficoltà dal punto di vista dei risultati, ma soprattutto un evidente limite nella gestione dei novanta minuti, visto che in entrambe le gare disputate Fazio e compagni sono passati in vantaggio, salvo poi farsi recuperare e con il Potenza addirittura sorpassare.

Il concetto di partita lunga potrebbe mettere in difficoltà i padroni di casa, ma difficilmente sarà una strategia a cui si affiderà mister Tabbiani. Il Catania, infatti, ha dimostrato di voler mantenere un'identità costante e la fisionomia dei rossazzurri porta ad un atteggiamento aggressivo sin dal primo minuto, mantenendo alte difesa ed intensità, al fine di imprimere subito la giusta forza e direzione alla gara. Ecco perché è ipotizzabile immaginare un Catania sulla stessa falsariga di quello visto nei primi minuti con Crotone e Picerno, votato ad una pressione alta anche in non possesso per recuperare palla e pungere immediatamente verso la porta avversaria. 

Sempre 4-2-3-1 da fronteggiare dunque ma attenzione alle diversità rispetto alle gare precedenti. Il Monopoli, a differenza del Picerno, è una squadra più fisica che schiererà Starita dietro il centravanti con la licenza di girare intorno al riferimento avanzato e puntare l'area di rigore. I movimenti saranno assolutamente diversi rispetto a quelli di Albadoro, con meno tecnica e più rapidità e offensività, mentre la mediana muscolare cercherà di lavorare in orizzontale per arginare la verticalizzazione costante approntata da Rocca e Zammarini. Di certo sarà fondamentale mantenere ritmi alti e grande concentrazione, i primi venti minuti faranno già capire tanto, ma la tendenza delle squadre a calare nella ripresa, il primo turno infrasettimanale ed un po’ di turnover potrebbero essere le incognite più importanti da dover fronteggiare.