Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Lucarelli: "I nuovi arrivati hanno caratteristiche uniche. Il messaggio WhatsApp..."

Torna a parlare Cristiano Lucarelli, a due giorni dalla ripresa del campionato contro la Virtus Francavilla. Queste le parole rilasciate in conferenza a Torre del Grifo:   "Non sono pentito della scelta fatta perché ero consapevole della situazione. Ho passato una situazione simile a Messina e anche mio fratello a Parma, siamo gente abituatata a lottare nelle difficoltà e non mi piango addosso. Cerco di trascinare i miei giocatori in una stagione particolare. Vicente e Curcio sono stati opportunità di mercato, giocatori di categoria che possono dare tanto. Non sono dei doppioni, Vicente ha caratteristiche uniche in questa squadra, e vale lo stesso per Curcio...sono funzionali alla Serie C e siamo contenti di averli qui. Il mercato lo stiamo facendo insieme all'amministratore delegato dimissionario, operiamo facendo il massimo al cospetto della situazione attuale. Per Vicente e Curcio spero che arrivi il tesseramento in tempo domenica: dal punto di vista fisco non sono prontissimi, Vicente è più avanti. Curcio invece è un trequartista che in passato ha fatto il falso nueve e lo abbiamo preso per giocare dietro la prima punta. Per gli altri colpi dobbiamo stare attenti per non dare idea agli altri, quindi meglio parlare a giochi fatti. Manneh? A Carrara non ha giocato moltissimo e con il modulo che vogliamo usare può essere importante, anch'esso ha caratteristiche uniche ed ha sempre fatto il suo. Ha anche facilità ad entrare in partita per deciderla. Abbiamo stilato una lista degli incedibili, ma se dovesse arrivare un'offerta irrinunciabile per la società... Al momento non c'è questa possibilità, ma il mercato è imprevedibile. Il messaggio WhatsApp è stata una scelta che ha avuto i suoi pro e contro: di sicuro ci ha agevolato sulle cessioni, sono andati via sei giocatori nei primi giorni di mercato, poi ci sono state anche richieste per i nostri giocatori considerati incedibili e non li abbiamo dati via". La rosa stiamo cercando di costruirla in base a tutte le opzioni tattiche. Una strada l'abbiamo presa e voglio continuare su questa ma ci sono delle partite dove si può cambiare. I giocatori che stiamo cercando possono consentircelo". Lodi? Si sono verificate una serie di condizioni: quelle economiche e il cambio di modulo che hanno portato a questa scelta". "Io devo pensare solo al campo perché non ho i poteri e la forza per pensare a cosa succede fuori. Non ho nemmeno la bacchetta magica, non faccio il commercialista e non conosco la situazione nel profondo. So una cosa, che io e miei giocatori saremmo d'aiuto se dovessimo fare qualcosa di straordinario. Certo, non è facile lavorare in queste condizioni, ma niente alibi, abbiamo la necessità di avere 22 kamikaze, pronti a fare qualcosa di impensabile. Per questo cerchiamo profili da combattimento dotati degli attributi per gestire la situazione. Io, e anche altri giocatori li hanno, rifiutando alcune possibilità decidendo di rimanere. La squadra non ha punti di penalizzazione, e i giocatori hanno tutto per lavorare bene. Lo capisco che i tifosi siano preoccupati, ma i calciatori no perché la società ha sempre pagato". "È la prima dopo le vacanze di Natale, è un terno al lotto difficile da decifrare, non sai se tutti abbiano rispettato i programmi. Ma dipende anche dalla testa, tanti giocatori sono al centro di attenzioni di altre società. Abbiamo finito in una certa maniera e voglio che ci ricominci allo stesso modo".