Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Promossi? Rimandati? Bocciati!

Stavolta nessun promosso e soprattutto nessun rimandato. Bocciatura completa dinanzi a questa sconfitta. Se errare è umano, perseverare è diabolico: il Catania paga per l'ennesima volta un approccio molle nel primo tempo, che consente al Teramo di passare meritatamente in vantaggio. I Rossazzurri timidi, impacciati e con assenza di idee nonostante l'ingresso di un vivace Piccolo.  Una mediocrità assoluta evidenziata da un solo tiro in porta nell'arco di tutto il secondo tempo. Qualche luce Russotto e Piccolo, poi solo oscurità. l'analisi del nostro Salvo Musumeci LUCI RUSSOTTO - Difficile trovare qualcosa di positivo nel grigiore generale dell’attacco rossazzurro, tuttavia il folletto romano è l’unico a tentare di produrre qualcosa nel corso del primo tempo. La sufficienza è un incoraggiamento per l’impegno profuso, nella speranza che la fascia di capitano possa dargli la forza di prendere sulle spalle una squadra totalmente smarrita. PICCOLO – Pochi minuti in campo, ma basta solo questo per notare come il Catania non può fare a meno di lui.   BUIO PESTO ALBERTINI - PINTO Motivi diversi ma stessa sorte con qualche spunto e attenuante in più per Pinto che almeno ci prova nonostante i limiti fisici. Per Albertini invece, Raffaele gli concede la palma del titolare e lui ancora una volta disattende le attese. Timido, impacciato e totalmente sotto ritmo. DI PIAZZA - Isolato, evanescente, inconcludente. Difficile trovare aggettivi più lusinghieri per descrivere la deludente prova offerta dalla punta palermitana. L’anno scorso la sua strada e quella del Catania si erano divise, ma il direttore Pellegrino ha lavorato duramente perché si ricongiungessero e lo ha riportato a Torre del Grifo. Siamo sicuri che questo Di Piazza sia ciò di cui il Catania aveva bisogno? REGINALDO - Siamo qui ancora a capire, come, quando e perchè? RAFFAELE - Il più delle volte, prendersela con l'allenatore appare la soluzione più comoda e semplice per individuare un capro espiatorio quando la squadra non gira, ma allo stesso tempo ingenerosa considerando che, in fin dei conti, in campo scendono i giocatori. Nel nostro caso, però, è evidente che qualcosa a livello tattico non stia funzionando, anche a causa di valutazioni quantomeno discutibili da parte del mister. Non paga la scelta della mediana a tre, dominata sotto tutti i punti di vista dai colleghi in maglia bianconera e mai in grado di incidere in fase di costruzione o di innescare le punte. Inspiegabile poi la scelta di tenere fuori Manuel Sarao, alla luce anche del deludente rendimento offerto da un Di Piazza sempre più corpo estraneo nel reparto offensivo rossazzurro. Gli oggettivi limiti tecnici di questa squadra sono ormai sotto gli occhi di tutti, ma l’impressione è che la resa sul campo sia inferiore alle reali possibilità e in questa circostanza il tecnico siciliano non può considerarsi esente da responsabilità. LE PAGELLE: Confente 5 Sales 5,5 Claiton 6 Giosa 6 (dal 75’ Piccolo 6) Albertini 4,5 (dal 58’ Calapai 5,5) Dall’Oglio 4,5 Rosaia 5 (dal 46’ Reginaldo 4,5) Welbeck 6 (dal 69’ Maldonado 5) Pinto 5,5 Di Piazza 4,5 (dal 58’ Sarao 6) Russotto 6