Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Giovanni Pinto: "Il gioco possiamo migliorarlo, i punti persi invece non si possono recuperare"

Altra conferenza infrasettimanale del Catania, che questa volta fa parlare il terzino Giovanni Pinto. Queste le sue parole:   "Sicuramente le prime 2-3 partite ho "sprintato", poi ho subito un calo che non saprei definire fisico o anche mentale. Lo abbiamo subito un po' tutti quanti, ma sta a noi sistemare le cose e ripartire in maniera positiva. Sicuramente il reintegro di Biagianti, Bucolo e Marchese ci fa piacere sia a livello numerico che qualitativo perché sono giocatori utili alla causa. Dobbiamo cercare di estraniarci dall'esterno, sappiamo che dal punto di vista del gioco abbiamo fatto tanti passi indietro, ma per adesso è fondamentale portare i risultati. Sinceramente se passassimo al 3-5-2 farei meno fatica dal punto di vista difensivo, però io cerco di adattarmi in qualsiasi posizione mi mette il mister. Che i risultati siano positivi o negativi io cerco di dare il massimo, perché non è che si può cambiare modulo per un giocatore. Se abbiamo preso 14 reti la colpa è soprattutto della difesa. È chiaro che però dobbiamo sentirci tutti responsabili, se non funziona un reparto anche negli altri qualcosa non va. Il gol in un modo o nell'altro lo facciamo sempre, se miglioreremo questo aspetto ci toglieremo tante soddisfazioni, anche grazie al gioco. I 3 punti di domenica dobbiamo tenerceli stretti. Magari più in là ci ricorderemo di una partita giocata male che ha portato punti; il gioco lo puoi sempre migliorare ma i punti persi non li puoi recuperare, quindi prendiamo ciò che è buono e pensiamo a domenica. È sotto gli occhi di tutti che fuori casa facciamo fatica, ma questo non può essere una scusante. Già domenica proveremo a migliorare, non so cosa cambia nella testa di noi giocatori, forse il non avere il pubblico dalla nostra parte. Il fatto che non ci sia stato Marchese mi ha dato più responsabilità, però fa anche piacere perché vuol dire che la società ha puntato su di me. Devo fare di più perché sono partito bene e il calo che ho avuto è stato ancora più vistoso. Noi terzini dobbiamo dare una grossa mano ai centrali con le giuste coperture. In casa ci è riuscito di più anche se qualche volta abbiamo sbagliato e ci è andata bene, in trasferta è andata male. In questo momento è più importante stare attenti in difesa. Parlo almeno per me che ho sempre seguito più la fase offensiva che quella difensiva. Ho accettato la panchina perché la meritavo e mi ha fatto bene, poi dietro ho Biondi che a 20 anni si è adattato a sinistra e non è una cosa da poco, è un ragazzo molto interessante".