Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

La società ha fatto il suo. Adesso tocca alla piazza

L'inizio imminente del campionato è l'occasione per i tifosi rossazzurri per riappropriarsi concretamente della loro storia perché se la società ha fatto fino ad ora la sua parte, adesso tocca assolutamente alla piazza. Giocatori di C in doppia cifra acquistati per cercare di dominare il campionato, un allenatore che lo scorso anno lo ha vinto proprio il campionato e la serietà della programmazione e del rispetto della parola che non si vedeva da tempo a Catania sono ingredienti che hanno acceso la miccia della passione: per innescare la fiamma serve solo la data della campagna abbonamenti.

Più di diecimila, meno di diecimila, più di ogni altro record fatto registrare o solamente lo zoccolo duro. Queste ipotesi circolano ormai da settimane in città, rispecchiando l'umore dei tifosi che proiettano speranze, sensazioni e aspettative sulla campagna abbonamenti. Ancora non c'è una data ufficiale per l'avvio della possibilità di dimostrare la propria fedeltà, ma la sensazione è che il giorno giusto possa essere all'interno della prossima settimana. “Serve un dialogo col Comune”, ha detto più volte il Direttore Carra, ma è ovvio che ogni iniziativa debba avvenire prima dell'esordio in campionato.

Come reagirà Catania? A breve avremo la risposta anche a questa domanda, ma davanti a nomi come De Luca, Litteri, Lorenzini, Giovinco, Lodi ecc.. è impossibile non raggiungere i livelli di entusiasmo precedenti all'epopea del male degli ultimi anni. Il Catania può distruggere un campionato, chi vuole perdersi questo evento?