Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Curiosità: il Catania non ribalta mai lo svantaggio

Quattro sconfitte in campionato: tante, troppe soprattutto se si rincorre una squadra come la Juve Stabia che sembra apparentemente inarrestabile. Il Catania si ferma a Siracusa, si allontana dal primo posto e soprattutto non conferma in toto quanto di buono visto contro il Monopoli prima della sosta. Ad aggravare il tutto una statistica che deve fare riflettere: quando passa in svantaggio il Catania perde. I rossazzurri sono passati in svantaggio in quattro circostanze (Potenza, Catanzaro, Bisceglie, Rieti) e alla fine il risultato non ha mai sorriso a Lodi e compagni. Premettiamo che ogni partita fa capo a se stessa e che dopo lo svantaggio siglato da Lele Catania la reazione caratteriale è stata evidente, ma questa statistica non può essere solo frutto del caso. Le squadre che passano in svantaggio si chiudono e tutto diventa più complicato? Forse sì, un po' come avvenuto nel secondo tempo del 'De Simone' quando, dopo le tante palle gol create dai rossazzurri, la partita si è stabilizzata con gli aretusei che si sono limitati a difendere e  le occasioni sono diminuite. Del resto è avvenuto anche contro il Bisceglie, meno con Potenza e Catanzaro che hanno continuato a fare la partita. Forse la frizzantezza che manca contro le squadre chiuse, forse la sfortuna a negare la gioia del gol, forse la fiducia che trovano le squadre avversarie (vedi Crispino), ma di certo qualcosa non va e non si può solo fare riferimento alla sorte. La sensazione comunque è che non sia un problema di natura caratteriale perchè la reazione c'è sempre stata, ma forse più un misto fra aspetto tattico, cattiveria, caratteristiche dei giocatori quando le altre si chiudono e frenesia col passare dei minuti. Un insieme di fattori che ad oggi rappresentano il gap rispetto al primo posto.