Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Made in Catania: marchio anche per la Serie C?

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Un fattore magari nascosto, in realtà neanche tanto, ma determinante nel creare l'alchimia perfetta sia internamente al gruppo rossazzurro, che esternamente con i tifosi, è stata la catanesità di tanti elementi in rosa e non solo. Rapisarda, Palermo, ma anche Litteri e Di Grazia, pedine fondamentali per Ferraro in campo ma anche per far capire subito, in un gruppo formato in piena estate, cosa significasse giocare in una piazza speciale. Una cosa certamente non scontata. 

Trait d'union anche con il pubblico etneo, subito ritrovatosi in giocatori nati a Catania, ma mai riusciti prima di quest'anno per varie vicissitudini ad indossare la prima maglia nella loro carriera. Il DNA etneo si è anche palesato fuori dal campo, ad esempio con Emanuele Catania: collaboratore tecnico, conoscitore della città ed ottima fonte di consigli per gli attaccanti. Catanesità, che inizia per C come la serie in cui si giocherà l'anno prossimo: sarà ancora un elemento a cui ci si affiderà nella costruzione della squadra? La sensazione è che almeno in parte questa strada potrebbe essere percorsa ancora, pensando alle probabili conferme di Rapisarda e Palermo, qualsiasi sia il peso riservato a loro nella formazione pensata dalla dirigenza, anche per mantenere intatta l'alchimia tanto determinante finora.