Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Tognon (vicepresidente Lega Pro) a Catanista: "Riforma della B? Ad oggi zero possibilità"

Intervenuto nel corso della puntata odierna di Catanista il Talk, Jacopo Tognon, vicepresidente della Lega Pro, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni. SULLE PROPOSTE - "Innanzitutto quelle che conoscete sono solo proposte, evidentemente qualificate e fatte da quasi l'unanimità, a parte per la quarta promossa. Quindi vorrei mantenere un profilo di massima prudenza su tutto, comprese le promozioni dirette, non perché abbia il sentore che ci sia qualcosa che non va, ma perché in ogni caso è materia non di nostra competenza, perché noi possiamo proporre qualunque coa, ma la stessa deve passare dalle maggioranze qualificate in consiglio federale. Se ci poniamo che il torneo debba avere dei risultati, evidentemente queste sono le proposte della Lega Pro, risultati che comunque dovrebbero essere sia in entrata che in uscita. E su questo punto io mi sono già distinto sia in direttivo, in decisa e orgogliosa minoranza, sia in assemblea nei limiti in cui il consiglio di presidenza non vota. Dubito fortemente che possa essere accettato un principio secondo cui in Serie B mando tre o quattro squadre e tu non mandi giù nessuno. Dubito che possa passare la proposta del blocco delle retrocessioni: sono proposte in gran parte condivisibili, di buon senso e che proteggono il sistema in un'annata particolare, ma che per farlo necessitano delle maggioranze qualificate." FUTURO DELLA SERIE B - "La riforma della Serie B? Non ha nessuna chance di passare, punto. Commento lapidario: oggi non c'è nessuna possibilità che una cosa del genere possa passare, perché necessita del 75% del consiglio federale e mi pare una cosa oggi lontana anni luce. Poi magari tra un mese le condizioni saranno cambiate, la A avrà ripreso a giocare, ma ad oggi 8 maggio la percentuale è -0%." SULLA QUARTA - "La quarta? Ma se si interrompe il torneo perché viene terminato, siamo sicuri che si possa fare un Playoff? Perché il Playoff non è qualcosa di autonomo, ma è un'appendice di un torneo che viene interrotto. Al di là delle ragioni sanitarie, ci sono anche delle ragioni giuridiche che devono essere valutate. Seconda cosa: diamo per scontato che si possa fare un Playoff a parte se il consiglio federale deciderà di far sì che la quarta si scelga tramite questi: ieri ha prevalso l'idea del merito sportivo, cioè l'assemblea ha votato e i nostri rappresentanti porteranno in consiglio federale questa proposta, però non si può negare che ci sono tanti astenuti e squadre che se potessero giocare vorrebbero farlo. Quindi è una vera patata bollente, ma in questo momento la preferenza è per il merito."