Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Sospesi in una bolla ma i problemi restano, e dopo?

La sensazione che il mondo si sia fermato ad inizio marzo e che la staticità abbia inchiodato il tempo rallentando il suo scorrere è comune un po' a tutti. Una percezione estremamente dilatata di giornate in cui il pensiero primario è rivolto alla salute propria e dei nostri cari, e poi subito dopo a quello che succederà, a tutti e su tutti i fronti. Eccola lì l'altra sensazione straniante e generatrice di confusione: siamo inglobati in un'enorme bolla, in cui tutto è sospeso, ma presente. Senza differenze di ceto, di storia e di blasone, ogni uomo, così come ogni società, calcistica e non, quando tutto finirà dovrà fare i conti con ciò che è stato rimandato, ma che ripiomberà puntuale. La sospensione degli oneri fiscali, la sospensione dei mutui, la cassa integrazione, sono tutte misure consone al momento che stiamo vivendo, perchè ogni impresa deve fare i conti con la mancanza di introiti, ma dopo? Un pensiero assordante che riguarda molti di noi, ma anche i colori rossazzurri poichè ciò che oggi viene rimandato domani tornerà, perchè giugno sarà sempre giugno, e la necessità di trovare nuove risorse, nuove soluzioni per la matricola etnea rimane. E' vero, in parte, questo momento di stasi parziale dal punto di vista degli oneri economici può dare un po' di tempo per ragionare sul da farsi, ma impedisce anche colloqui e confronti, attività interne e rapporti esterni. In una recente intervista il presidente Astorina ha dichiarato di essere ottimista per il futuro del Catania, ma che per la Serie C sarà un dramma. Sorge spontaneamente una domanda: visto che il Catania è stata una delle squadre che purtroppo non ha potuto pagare gli stipendi e la proprietà non versa in ottime condizioni tra Meridi, liquidazione di Finaria e indagini della finanza, come farà ad evitare la drammaticità della situazione? Forse il lavoro che, nonostante le difficoltà contingenti, è stato svolto in questi giorni ha destato nel numero uno rossazzurro sensazioni positive, o forse c'è una soluzione che attualmente non è dato conoscere, ma di certo, perchè ci sia ottimismo qualcosa dovrà succedere. Riprendere dopo la quarantena e pensare al prossimo anno con la stessa situazione con cui ci si è lasciati a febbraio è per certi versi utopistico. La cordata continua a dirsi decisa, ma per adesso non ci sono grandi novità; nel frattempo però continuano anche le indagini ed anche in questo caso bisogna attendere per capire se ci sarà o meno un altro scossone all'universo Pulvirenti. Rimaniamo nella bolla, tutti, con un'unica ancora a cui appigliarsi in tutti i sensi: la speranza.