Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

L’ascesa al “Monte Ventoso” di Jacopo Dall’Oglio

Diventa l’emblema di una scalata memorabile. Colui che ha superato la crisi per arrivare sino in cima. Quella cima rappresentata dai numeri personali, in un percorso che nell’ultimo periodo ha portato anche la squadra a riprendere il cammino, superando le difficoltà e ricompattandosi. Jacopo Dall’Oglio ha assunto le vesti di Petrarca e nella sua “Ascesa al Monte Ventoso” ha superato da un lato le difficoltà legate ad una carriera tribolata dal punto di vista degli infortuni, dall’altro un periodo poco felice dettato dal rigore sbagliato contro il Bari e culminato nella prestazione anonima contro la Turris. Tappe transitorie che hanno poi portato alle prestazioni maiuscole contro Cavese e Viterbese, con l’ultima gara condita da una rete di pregevole fattura, frutto non del libero arbitrio, ancora “in nuce” ai tempi di Petrarca, ma intriso anche di qualcosa non comprensibile alla sola ragione. Un calcio di punizione che esorcizza i problemi passati legati ad infortuni ed incostanza e incorona non solo un periodo d’oro del centrocampista, ma l’intera stagione ai piedi di un altro monte, quello stavolta dell’Etna. Sono infatti 5 le marcature nel 2020/2021 con la casacca rossazzurra. Secondo marcatore della squadra dopo Sarao e in concomitanza con il partente Pecorino. Record di carriera, condito anche da 4 assist. Le presenze sono 21, non poche per chi era abituato a collezionarne meno. Non nel mezzo del cammin della sua carriera, ma nel pieno. La carta di identità recita, infatti, 29 anni, il culmine della maturazione da parte del giocatore che vive la sua età dell’oro. La stagione della consacrazione iniziata bene con Raffaele, smarrita come tutta la squadra nel breve periodo che ha portato alla sfida contro la Turris, e culminata con un finale in ascesa dopo l’arrivo di Baldini. Dire che il Catania è Dall’Oglio dipendente suona come una forzatura, non è lui il “deus ex machina” della squadra, ma riconoscere il percorso di ascesa in termini di importanza all’interno del gruppo è il giusto modo di analizzare numeri e andamento stagionale del centrocampista.