Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Top Player, Pinto: meglio tardi che mai...

Giovanni Pinto è stato il migliore in campo contro la Vibonese, proprio quel Giovanni Pinto che fino a qualche settimana fa appariva spaesato ed impaurito, proprio quel Giovanni Pinto che ha continuato a correre senza perdersi d'animo e credendo in se stesso. Meglio tardi che mai verrebbe da dire, perché il terzino visto ad Avellino la prima giornata era scomparso, e adesso sembra essere riapparso con la stessa gamba e la stessa propensione offensiva, e con un pizzico di attenzione in più nelle marcature.  È necessario fare comunque una doverosa precisazione, Pinto non ha mai lesinato l'impegno. In tutte queste giornate, tra tutti questi alti e bassi, il numero venti ha sempre dato tutto in campo, magari prendendosi qualche pausa all'interno della partita, come sostiene Lucarelli, ma di certo non ha mai tirato indietro la gamba. Piuttosto la reale difficoltà per il terzino rossazzurro è nata dopo la sconfitta di Potenza ed il confronto con Isgró. Da quel momento in poi solo confusione. In difesa buchi e svarioni, in avanti corsa senza senno. La cura Lucarelli ed una maggiore serenità, dettata probabilmente da un'aria diversa a Torre del Grifo e nella piazza, vista la mancanza di pressione per la promozione hanno fatto il resto, rendendo protagonista Pinto nella vittoria con la Vibonese. La verticalizzazione nel primo tempo per Di Molfetta in occasione del rigore e lo stop con cavalcata alla Maicon nel raddoppio di Mazzarani sono le fotografie di una prestazione da 7 in pagella, con la sensazione che sia spesso lui l'attaccante aggiunto di Lucarelli e a volte l'unico in grado di creare qualcosa di pericoloso. Adesso troverà la giusta continuità? Solo il tempo potrà dirlo, ma di certo la sua spinta sarà la base dell'essere 'rompiscatole' così come impone Lucarelli.