Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Tognon (vicepresidente Lega Pro) a Catanista: "Difficilmente si continua. Sul sorteggio..."

Intervenuto nel corso della puntata odierna di Catanista il Talk, il vicepresidente della Lega Pro, Jacoppo Tognon, ha parlato del prosieguo della stagione e del Catania. SULLE DICHIARAZIONI DI SPADAFORA - "Le parole di Spadafora? Diciamo che gli step per la chiusura del torneo sono ancora in divenire. E' un po' difficile oggi commentare le dichiarazioni del ministro. Io passerei per l'assemblea, che è quella che deve dare a tutti i club la voce ed è una voce che già nella prima assemblea del 3 aprile era una voce necessariamente di richiesta di sospensione, la quale per essere effettiva deve passare dal consiglio federale. Senza questi step diventa difficile pensare alla sorte del nostro torneo anche se, vi ripeto, non vado lontano dal dire che difficilmente riuscirà a terminare. E questo lo dico anche se per quanto mi riguarda bisognerebbe terminare i tornei quando si potrà, in sicurezza, quello sarebbe l'ideale, fermo restando che c'è il problema dei protocolli che è difficile applicare ai nostri club." COME FINISCE SE FINISCE? - "Fondamentalmente, se non si riesce a terminare, cosa molto probabile, dobbiamo decidere con la Federazione se ci sono gli effetti sportivi o meno. "O meno" significa la cosiddetta "soluzione olandese" che avete letto in questi giorni, senza promozioni né retrocessioni. Non è una soluzione al momento sul tavolo. Sotto un profilo tecnico è una soluzione che ci sta. Se si decide per il merito credo si debba ragionare di sistema: l'ascensore va come una cordata di alpinisti. La Serie A è il primo, la B è il secondo, la C è il terzo e noi abbiamo sotto il quarto: è ovvio che se l'alpinista che sta sopra di me fa un errore e decide di tagliare per errore la corda, noi che siamo terzi e quarti precipitiamo, scusando la metafora un po' cruenta. In questa cordata di alpinisti bisogna aiutarsi tutti. Ora, si tratta di arrivare ad un accordo sul merito sportivo che contempli effetti di scorrimento verticali, in salita e in discesa: questo è il vero problema che va risolto in maniera consapevole. Consapevoli appunto che ci sono dei sacrifici da parte di tutti e che il sistema potrebbe essere un domani differente." RIFORMA CAMPIONATI - "Come differente? Parlare di format dei campionati oggi è difficile. Ben prima di questa emergenza sanitaria avevo espresso le mie idee relative alla possibilità di sganciare una parte del vagone, delle 60 squadre, e portarne una parte al non professionismo per aumentare la sostenibilità. Se questo passa per una rivisitazione delle categorie, per la diminuzione delle squadre professionistiche oppure per tetti di ingaggio e salary cup, diversa possibilità di partecipazione al torneo, obbligatorietà degli Under da schierare in campo, ecc., da questa tragedia che ha sconvolto le nostre vite forse finalmente possiamo aver ricevuto la possibilità di dire "da domani si fa così". Altrimenti dal prossimo anno non siamo in 60, ma in 30, forse." SUL SORTEGGIO - "Voglio chiarire: faccio una premessa che corrisponde al pensiero degli altri, Ghirelli compreso. "Se è legale, lo faremo". E' una formula percorribile che è stata proposta dai componenti del direttivo: il distinguo che ho fatto quel giorno è che perché ciò valga occorre che ci sia un regolamento ad hoc firmato da tutte le 27 partecipanti. Ovvero, l'accettazione di un nuovo regolamento Playoff per far sì che ci sia l'accettazione di questo tipo di procedura. Per me il sorteggio è subordinato alla sua fattibilià regolamentare-giuridica. Secondo me è fattibile in questo modo. I parametri? Si tratterebbe di inserire dei correttivi, la vicepresidente Capotondi ha proposto l'idea di un algoritmo, ma in buona sostanza: voglio essere molto chiaro, non si tratterebbe di un sorteggio in cui ci sono 27 squadre e si estrae la vincitrice. Si tratta di giocare sulla carta tutto il torneo con dei correttivi: ad esempio per essere promossa la seconda deve vincere due scontri diretti, la decima ne deve vincere cinque. Sotto un profilo probabilistico è molto più difficile che ciò capiti rispetto al primo esempio. Se l'assemblea dovesse sdoganare l'idea del sorteggio, giudicando fattibile la proposta, poi però questa proposta finisce in consiglio federale, dove noi valiamo 3 consiglieri su 20, 17% peso ponderato, e una modifica del genere deve avere il 75%, quindi occorre che il sistema dia il via libera del 75% delle componenti. Ovvero se non ci sono i dilettanti, che ad estrazione sono 6 consiglieri su 20, non si può procedere." CATANIA E ISCRIZIONE - "Io sono un grande tifoso del Catania come Lega Pro, una società storica che mi dà bellissimi ricordi anche come città che ha accarezzato anni d'oro e la mia speranza è quella di vederla calcare categorie ben più consone al blasone e alla meravigliosa squadra rossazzurra. Ho ricordi anche da ragazzino, oltre gli ultimi anni, con ottimi fatti con Maran. Ho un bel rapporto con il direttore generale Lo Monaco e vedo con grande simpatia coloro che si sono messi a dare una mano alla società come Fabio Pagliara. Insomma: oltre ad amare la Sicilia per vari motivi, Catania è nel mio cuore. Fatta questa premessa, dico che i sostenitori al momento possono stare tranquilli perché finché non si capisce questa stagione sportiva che fine farà non c'è un'emergenza iscrizione. Mettiamola così: c'è più tempo per attrezzarsi perché siamo tra coloro che son sospesi."