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L'avversario: un Bisceglie tra simbologia e motivazioni

Risorgere dalle ceneri e iniziare il campionato come incognita ai sorteggi con l'obbligo di fare punti non è mai semplice: anche per questo il Catania non deve sottovalutare il Bisceglie, prossimo avversario nel match di questo pomeriggio. Un po' perché il calcio è imprevedibile, un po' per la simbologia: la gara che segnò la retrocessione in D dei pugliesi, il 30 giugno scorso, fu giocata proprio al Nobile di Lentini, teatro tra l'altro di diverse partite non felicissime per Giovanni Bucaro, per una parte della passata stagione allenatore della Sicula Leonzio. Insomma: le motivazioni ai nerazzurristellati non mancheranno. Il Bisceglie si trova al quindicesimo posto in classifica, appena fuori dalla "zona rossa" con 10 punti, ma con 3 gare da recuperare (quella con il Catania inclusa). Ciononostante, il suo rendimento esterno conta il successo sul campo del Foggia nello scorso 14 ottobre (1-3), 2 pari e la sconfitta, l'unica, contro la Juve Stabia (1-0): poi 5 reti all'attivo e 4 al passivo. Rendimento medio, insomma. Per quel che riguarda la formazione, reduce da un periodo segnato dal Covid, Bucaro dovrebbe optare per un 4-3-3, con sviluppo in 4-2-3-1: Russo tra i pali, linea difensiva composta da Giron, Altobello, Priola e De Marino, centrocampo con Maimone, Cittadino e Cigliano e tridente con Sartore, Rocco e Mansour.