Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Stop Player: situazione generale o prestazione dei singoli?

Cercavamo un Top Player nella gara di Viterbo, eravamo in dubbio fra Mbende e Pinto, entrambi protagonisti di prestazioni assolutamente positive, ma poi effettivamente la mediocrità generale di una scialba partita in pieno stile serie C, ci ha fatto pensare che l'unica cosa che risalta all'occhio è la situazione generale. Ecco allora che domenica più che un Top è andato in scena il classico Stop abbastanza preventivabile vista la situazione generale e tutte le difficoltà che stanno caratterizzando questa stagione. Quella di Viterbo è stata una partita sicuramente non bella, a nostro avviso non dominata dai rossazzurri, bensì gestita con un consapevole possesso palla generatore, a ragion veduta, di ritmi contenuti, con l'unico intento di non incappare in una sconfitta. Poi l'episodio, il nervosismo e l'ottava sconfitta stagionale. Ciò che deve fare riflettere, però, è la situazione generale, perchè se la si analizza nei minimi dettagli si argina la sorpresa al cospetto di una sconfitta che, ad oggi, può essere purtroppo quasi fisiologica per il Catania.  In primis la situazione generale ha causato ritardi sul mercato in entrata e uno sfoltimento non adeguatamente compensato dagli innesti. Nessun arrivo in difesa, un centrocampo con volti nuovi in cerca di tempo per integrarsi ed una fase offensiva piena di trequartisti ma orfana di centravanti. Un limite reso ancor più grave da infortuni e squalifiche, componenti che non possono non essere considerate se si programma un girone di ritorno. Insomma il Catania di Viterbo era un pure assemblaggio di giocatori adattati che, per carità, avrebbero comunque potuto offrire una buona prestazione, ma certamente non del tutto a proprio agio. In più si aggiunge l'obbligo di far fronte a tante gare ravvicinate, con la necessità di non perdere, soprattutto per il morale. Una situazione di certo non semplice che non deve rappresentare un alibi dietro cui trincerarsi, ma un dato di fatto con cui fare i conti per analizzare prestazione e risultato. Uno stop causato più dalla situazione generale che dai demeriti di singoli. Una partita noiosa che non può essere paragonata in toto ad altre di questa stagione, una mancanza di occasioni da gol che non è frutto di uno scarso impegno. Ecco perchè ciò che è successo domenica non fa da contraltare alla vittoria di mercoledì, ma purtroppo vive sulla stessa linea di un'annata altalenante, densa di confusione e da vivere giornata per giornata, o meglio secondo per secondo, senza false illusioni frutto di aspettative che non possono basarsi su una solidità di fondo, ma senza neanche un disfattismo che offuschi i meriti di una squadra che sta cercando di racimolare qualcosa appunto da questa incredibile stagione.