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Top Player, Sarno: l'utilità del talento

Trotterellante, irriverente e devastante. Difficile sintetizzare in tre parole la gara di Vincenzo Sarno, ma in realtà forse bastano per rendere l'idea di ciò che il folletto col numero sette ha fatto ieri sera contro la Reggina. Del resto che l'idea di Sottil fosse incentrata sull'ex Padova era chiara, il 4-3-1-2 senza Lodi con tre uomini di sostanza in mediana aveva fatto pensare a tanti "chi può scardinare la difesa avversaria? Basterà Sarno? E se lo dovessero ingabbiare?". Domande lecite, ma che non avevano fatto i conti con la voglia di libertà del fantasista che trotterellando per tutto il campo non ha mai dato punti di riferimento, nè modo di essere ingabbiato. Un uomo ovunque e ovunque determinante. Passiamo agli altri due aggettivi: irriverente e devastante. Neanche un minuto di gioco e tunnel con conseguente reazione dell'avversario. Dopo dieci doppio dribbling e punizione al limite conquistata; dopo sedici lo slalom speciale, la rete del vantaggio ed il trenino pronto a partire. Insomma se l'irriverenza fosse stata fine a se stessa avrebbe avuto ragione Novellino, ma se l'irriverenza è finalizzata a far perdere la testa all'avversario, combinata con l'utilità delle giocate, beh allora la ragione è tutta dalla parte di Vincenzo. Cinque sole palla perse in tutta la partita, un dato emblematico, che viene rinfrancato dai dribbling riusciti (8) e dalle numerose palle giocate (35). I numeri parlano in maniera evidente, dimostrando quanto il numero sette sia stato presente all'interno della partita catalizzando la manovra sia in impostazione che soprattutto in fase offensiva. Sarno c'è, ma per lui vale lo stesso discorso fatto per l'intera squadra incentrato sulla calma e sul bisogno di controprove. Per adesso però giusto godere del ricordo di una prestazione pazzesca e sperare in qualche modo che da adesso in avanti possa essere un crescendo, ma anche rimanere sullo stesso standard di mercoledì andrebbe benissimo.