L'insofferenza della piazza per una storia che si ripete...
Agosto 2018: "festa" per la promozione in B, Massimino stracolmo, fiducia verso il futuro e unione di intenti. Febbraio 2019, dopo sei mesi: scollamento, paura, sfiducia e confusione; nel mezzo l'estate dei tribunali, gli alti e bassi in campionato ed un mercato importante, ma forse non bastevole.
Come avvenuto nelle ultime due stagioni, febbraio rappresenta il momento più difficile e lo snodo cruciale in vista del finale di campionato. Prima la gestione Rigoli e poi quella Lucarelli hanno affrontato questo periodo perdendo sicurezze e lasciando punto preziosi per strada, e anche adesso la situazione sembra la stessa.
Squadra scollata, mentalmente fragile, vittorie che non arrivano così come le prestazioni e primo posto distante. Risultato? Le componenti si allontanano sempre di più. La piazza, infatti, sta vivendo con palese insofferenza l'evoluzione della stagione perché nella testa della tifoseria c'è solo una parola: promozione. Un'ossessione resa ancor più forte dalle parole del Direttore Lo Monaco, che però deve fare i conti con la dura realtà.
Un copione che, in parte sembra riproporsi, con le solite considerazioni sulla squadra che deve trascinare la piazza "sudando la maglia", la mancanza di identità, la società che deve pensare anche al risanamento dei conti e la necessità che la capolista si fermi. La storia si ripete, ma proprio dalla storia si deve imparare per evitare di commettere gli stessi errori perché abbandonare questa categoria è troppo importante, per tutti, ed è difficile chiedere ulteriore pazienza alla piazza.
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