Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

I numeri della fase difensiva: equilibrio e filtro a centrocampo

Non è equilibrista. Raffaele ha reso però il suo Catania una squadra all'insegna dell'equilibrio. E del collettivo. Di quest'ultimo aspetto ne abbiamo parlato in tutte le salse. Analizzando i dati della difesa emerge invece il primo aspetto.

Escludendo infatti il doppio scivolone contro Ternana e Bari nel girone d'andata, il cammino dei rossazzurri è pressoché regolare dal punto di vista dei gol subiti.

Il Catania ha infatti incassato soltanto in tre occasioni più di una rete dagli avversari. Tolte le due parentesi già ricordate, contro Bari e Ternana, va annoverata la trasferta di Caserta, una partita "sui generis", primo perché subito al rientro dalla sosta natalizia, secondo perché viziata da errori grossolani e individuali, tra cui quello dell'estremo difensore Confente in versione "giornata no".

Per il resto il cammino parla chiaro: 6 clean sheet, 21 gol subiti in totale, 10 in meno della passata stagione marchiata da un inizio "camploniano" tutt'altro che attento alla fase difensiva. E anche a centrocampo l'impressione è che qualcosa funzioni meglio a livello di filtro, nella passata stagione, almeno fino a gennaio, le chiavi del reparto erano invece in mano a Lodi che vive di altre caratteristiche, non certo di copertura a livello difensivo.

Nelle ultime 5 giornate balza all'occhio il dato dei 7 gol subiti e nessuna gara senza porta inviolata. Un dato che va comunque interpretato e contestualizzato e che non devia il cammino della stagione rossazzurra all'insegna dell'equilibrio totale. Nell'ultimo mese infatti Raffaele ha operato un cambio dal punto di vista del modulo, passando al 3-4-3, con la squadra più pericolosa dal punto di vista offensivo e che inevitabilmente concede qualcosina in più agli avversari. La sensazione però è che l'equilibrio e la tenuta in campo siano comunque garantiti e i passi da gigante, rispetto alla gara contro il Catanzaro, in particolare i primi 45 minuti, sono sotto gli occhi di tutti. La squadra sembra aver metabolizzato il nuovo modulo e alcuni dei gol subiti sono arrivati su calcio piazzato come contro Casertana e Monopoli ad esempio, senza coinvolgere l'intera fase difensiva. 

Altro dato quello relativo ai 12 gol subiti in trasferta, quasi la metà dei gol incassati complessivamente, segno questo di come la squadra di Raffaele sia competitiva anche lontano dalle mura amiche e per caratteristiche, sfruttando gli spazi in ripartenza, riesce anzi ad essere letale, spesso e volentieri, proprio in trasferta.