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"20... di gloria" Bizzarri è il miglior portiere: reattività, personalità e quel derby...

Il primo verdetto di '20...di gloria', il gioco lanciato dalla redazione di Catanista per eleggere la top 11 degli ultimi 20 anni del Catania, è arrivato: il miglior portiere è Albano Bizzarri. Una sfida serrata, soprattutto in finale, dove l'argentino ha sconfitto di misura il connazionale Mariano Andujar con il 59% delle preferenze in uno scontro dal sapore di Serie A. Prima Squizzi ai quarti, poi Pantanelli sulla strada del buon Albano che ha ricevuto tanti attestati di stima da parte dei tifosi rossazzurri che hanno inondato di voti (oltre 7 mila) e di commenti la prima settimana di duelli. Un affetto, quello nutrito nei confronti di Bizzarri, che in effetti ha accompagnato tutta l'avventura etnea del numero uno argentino arrivato nell'estate del 2007 dal Gimnastic di Tarragona, con alle spalle un'illustre esperienza da giovanissimo tra le fila del Real Madrid con cui vinse la Champions League disputando da titolare le gare del girone, salvo poi essere sostituito da Casillas. Poche le presenze nel primo anno in rossazzurro in campionato, appena 7, ma sicuramente significative. Titolare nelle prime tre gare contro Parma, Genoa ed Inter, poi tanta panchina con la preferenza da parte di Baldini nei confronti di Ciro Polito. Nonostante ciò fu lui che difese la porta etnea nel pareggio all'ultima giornata contro la Roma che valse la salvezza, e fu lui il titolare della scalata in Coppa Italia fino alle soglie della finale, con una prestazione sontuosa contro il Milan agli ottavi nella gara di ritorno del Massimino, quando per tre volte disse di no a Gilardino, e si superò su Pirlo. Dopo gli alti e bassi della prima annata, è nella seconda stagione alle pendici dell'Etna che Bizzarri si consacra nei cuori dei tifosi. 32 presenze tutte condite da personalità e grande sicurezza donata alla difesa di quel Catania ancora guidato da Walter Zenga che dopo 7 giornate per qualche ora fu primo in classifica, e che poi concluse il campionato al quindicesimo posto con 43 punti. Memorabile il muro eretto nel derby contro il Palermo quando riuscì a rendere invalicabile la sua porta, nonostante i tentativi di Cavani e compagni, favorendo così lo show rossazzurro concluso con la perla di Mascara da centrocampo; così come Memorabili sono stati i due rigori parati in stagione. Il primo a Marek Hamsik al San Paolo che non evitò però la sconfitta, il secondo decisivo al Massimino quando ipnotizò Goran Pandev, salvando l'uno a zero firmato da Paolucci. Senso della posizione, reattività e grande personalità sono state le doti principali di un portiere che ha poi calcato in Italia altri palcoscenici importanti, vestendo per cinque anni la maglia proprio di quella Lazio stregata nella sfida del Massimino, ma che nei cuori rossazzurri rimane il miglior estremo difensore degli ultimi 20 anni.