Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Maldonado: crescita costante a suon di verticalizzazioni e fiducia

La rinascita del Catania passa ovviamente dall'impatto positivo ottenuto da mister Baldini e dal coraggio infuso dal tecnico toscano in diversi uomini apparsi depressi e sottotono nell'ultima fase della gestione Raffaele, e proprio in quest'ottica c'è un giocatore che più di altri ne ha risentito positivamente: Luis Maldonado. Il play maker rossazzurro è stato per diversi mesi al centro del dibattito a causa di un rendimento altalenante e di una limitata propensione a farsi trovare libero in un ruolo nevralgico come quello del mediano davanti la difesa, ma nelle ultime giornate la crescita del Catania è andata di pari passo con quella del numero quindici, capace di ritagliarsi un ruolo sempre più importante nell'economia del gioco di Baldini. Ad una prima analisi risalta subito all'occhio la differenza principale rispetto al passato: il cambio di modulo. Nel 4-3-3 Maldonado si sente probabilmente più a suo agio, con maggiori punti di riferimento e sostegni ai suoi lati, potendo sfruttare la spinta anche dei terzini che allargano il campo, aumentando così gli spazi e le possibilità di verticalizzazione. Proprio quest'ultimo aspetto riflette l'importanza e la maggior incisività del play nell'ultima giornata. Dei 43 palloni giocati, ben 32 si sono trasformati in verticalizzazioni efficaci, con addirittura 2 assist al bacio non sfruttati nel primo tempo da Di Piazza e nella ripresa da Golfo. Agli ottimi numeri in fase di impostazione devono essere aggiunti anche le 8 chiusure e i contrasti vinti che denotano una propensione importante anche nel non possesso. La sensazione è che ciò che ha sbloccato Maldonado non è solo il nuovo schieramento tattico, ma qualcosa nella sua mente grazie ad una maggiore dose di fiducia e consapevolezza. Difficilmente qualche mese fa avremmo visto una conclusione da 40 metri, così come difficilmente si sono viste tutte le verticalizzazioni audaci dell'ultima gara. Baldini gli ha ridonato quel sorriso e quell'autostima che aveva un po' perso per strada, adesso starà a Maldonado fare due cose: proseguire questo percorso intrapreso e soprattutto non assentarsi ed infortunarsi mai, perchè in rosa non ci sono due Maldonado.