Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Serie C: alla scoperta delle avversarie del Catania

Scritto da Marco Massimino Cocuzza  | 

Competitività, piazze storiche, campi particolari: tutto questo e magari anche altro nell'ormai definito, o quasi, girone C di Serie C 2023/24 che il Catania si prepara a giocare. È notizia di ieri che il Foggia rimarrà al suo posto, avendo perso la finale playoff a favore del Lecco; per i rossoneri è tempo di leccarsi le ferite ma anche di programmare la prossima stagione, partendo proprio dalla conferma o meno del tecnico artefice di un "quasi" miracolo, Delio Rossi.

Competitività, piazze storiche, campi particolari: tutto questo e magari anche altro nell'ormai definito, o quasi, girone C di Serie C che il Catania si prepara a giocare. È notizia di ieri che il Foggia rimarrà al suo posto, avendo perso la finale playoff a favore del Lecco; per i rossoneri è tempo di leccarsi le ferite ma anche di programmare la prossima stagione, partendo proprio dalla conferma o meno del tecnico artefice di un "quasi" miracolo, Delio Rossi.

Sarà del campionato il retrocesso Benevento del presidente Vigorito, pronto e desideroso di rilanciare il progetto come indica la scelta di Marcello Carli come Direttore tecnico e lo scopritore di talenti Andrea Innocenti. Andreoletti sarà invece il tecnico sulla panchina: si tratta del più giovane della categoria e del professionismo italiano, essendo una classe ‘89 alla Giuda del Pro Sesto lo scorso anno.

Meno voglia di spendere ma non rinunciando alla competitività il Crotone, che come annunciato dal presidente Vrenna abbasserà le spese ma punterà su giovani comunque pronti e adatti alla categoria, dopo gli 80 punti totalizzati quest’anno. Tanti, ma non abbastanza per stare davanti ad un Catanzaro schiacciasassi.

La Juve Stabia sta ancora facendo i conti con la non scontata rivoluzione tecnica che l’ha coinvolta nei giorni scorsi: via il Ds Di Bari e il tecnico Novellino, non sono ancora stati nominati i successori.

Girone quasi definito come già detto, perché c’è la solita questione Pescara da definire. I delfini aspettano nelle prossime ore la conferma de Zeman in panchina, dopo aver smaltito la delusione dall’uscita ai playoff ai rigori in semifinale proprio contro il Foggia, ma non sanno ancora con certezza in quale girone giocheranno. Sembra più probabile la conferma nel gruppo del sud, anche se la presenza del promosso Pineto potrebbe rimescolare le carte, ma certezze per adesso non ve ne sono.

Infine l’Avellino autore di un pessimo campionato nonostante un monte stipendi molto alto. La nomina di Perinetti come direttore generale ha messo a tacere le polemiche e rinnovato la fiducia nella società, che a sua volta ha confermato Rastelli come allenatore.

Alle più “blasonate” vanno sempre aggiunte le possibili sorprese come Monopoli, Cerignola, Latina e Potenza tra le altre, in un campionato come sempre sulla carta competitivo e da non sottovalutare.