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Verso Trapani-Catania: cambio di modulo in vista?

Un pareggio, quello di mercoledì scorso contro il Trapani, che ha tenuto in vita le speranze per quel che riguarda il passaggio del turno, e che ha dato delle indicazioni importanti a Sottil in vista del ritorno. Il Catania ha sofferto tanto sulle fasce fino alla magia di Lodi, e il tecnico ex Livorno potrebbe intervenire proprio qui. Tatticamente è quindi ipotizzabile un ritorno al classico 4-3-3, che permetterebbe ai rossazzurri di giocarsela quindi a specchio limitando la superiorità numerica del Trapani sulle corsie esterne. Una scelta che incentrerebbe la strategia degli etnei sul creare superiorità numerica saltando l’uomo, con l’inserimento magari dal 1’ di Baraye e Manneh sulla sinistra, e la conferma di Sarno e Calapai a destra. Non è da escludere però anche l’utilizzo del 4-2-3-1, con due “cagnacci” davanti alla difesa e due esterni offensivi comunque messi nelle condizioni di far male al Trapani. Molto potrebbe anche dipendere dall’inserimento di Lodi dall’inizio: il numero 10 napoletano ha il merito di aver risollevato la squadra con una doppietta, ma anche di aver ridato coraggio al Catania nel momento più buio. E potrebbe giocare con entrambi i moduli: nel 4-3-3 agirebbe sulla mediana, trovandosi protetto ai fianchi da Biagianti e da uno tra Rizzo, Bucolo e Carriero, potendo innescare la manovra offensiva. In caso di 4-2-3-1 dovrebbe giocare da trequartista. Più vicino alla porta ma più “responsabilizzato” tatticamente, dovendosi trovare la posizione e gli spazi per innescare gli attaccanti. Sta chiaramente a Sottil, unico in grado di valutare tutto da vicino, trovare il modo più congeniale per segnare un gol in più degli avversari. 4-3-3 o 4-2-3-1, Lodi o non Lodi, il Catania al “Provinciale” avrà bisogno di un grande coraggio, lo stesso che magari ha avuto l’ex Genoa nel calciare a rete da centrocampo, e senza il quale qualsiasi impresa diventa quasi impossibile.