Focus con Rosario Pelligra, l'intervista al presidente del Catania

Il bisogno del "Noi" e non dell' "Io"

Il Catania è alla ricerca di continuità e crescita dopo la vittoria di Bisceglie, ma soprattutto è alla ricerca di una compattezza di organico dal punto di vista mentale. Tra le tante frasi utilizzate da Novellino ce n'è stata una che ha chiamato in causa tutti gli uomini a disposizione sottolineando l'importanza di avere tutti i giocatori sullo stesso livello, probabilmente più psico-fisico che tecnico. Un traguardo importante da raggiungere che passa da un concetto chiave: "il Noi". Gli egoismi dettati da presunzione o anche semplicemente dalla voglia di risolvere le situazioni complicate, si è capito, servono a poco. L'intestardirsi in dribbling, in giocate con la suola, in conclusioni dai trenta metri non ha prodotto fino ad oggi niente di buono, se non un clima di malumore e nervosismo. A venire fuori, adesso, deve essere il buon senso che vuol dire non per forza un gruppo coeso con un forte legame di amicizia, ma certamente un insieme di uomini pronti a fare il proprio dovere collaborando verso l'obiettivo comune. Serietà e professionalità al di sopra di tutto per scacciare la tensione vissuta domenica e a Torre del Grifo, e rispondere alla chiamata del tecnico. Ognuno avrà le sue motivazioni per essere insoddisfatto, ma proseguendo sulla strada del malumore personale non si arriverà da nessuna parte. La prova di maturità è già alla porte e si chiama Virtus Francavilla, in una gara dove probabilmente sarà dato ancora spazio ai big, ma in cui questi ultimi dovranno dimostrare di aver capito ciò che serve per trovare la giusta continuità.