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Camplone vs Giacomarro: mister B contro mister D, ma conta solo il presente...

Mister B contro mister D. Potrebbe essere banalmente sintetizzato così il confronto di domenica prossima fra Camplone e Giacomarro, due tecnici che negli ultimi anni hanno vissuto due percorsi che li hanno visti sì protagonisti, ma in palcoscenici assolutamente differenti. Se il tecnico del Catania, ormai da sei anni, è stato presente unicamente sui campi cadetti, ben diverso è il palmares che ha contraddistinto la carriera di Giacomarro, autore di 3 promozioni dalla D alla C e trionfatore lo scorso anno con la storica cavalcata alla guida proprio del Picerno. Del resto, si sa, il passato non conta, così come non contano le categorie dove ogni allenatore ha lavorato. Conta solo il presente.

Ecco perchè, pensando a domenica prossima, tatticamente potremo aspettarci una delle "solite" gare viste al Massimino, con l'avversario chiuso e grintoso ed un Catania certamente più intraprendente e sul pezzo rispetto ai match in trasferta. Quasi certamente sarà ancora 4-3-3 contro 3-5-2 visto che Giacomarro, ad oggi, non ha mai manifestato l'intenzione di cambiare nonostante i risultati non siano stati tanti lusinghieri. La vittoria manca da cinque giornate, però la sensazione è che non sarà la gara del Massimino a stravolgere un atteggiamento guardingo, con una marcatura della seconda punta (Calabrese) su Lodi, e l'aggressione delle mezzeali sui colleghi rossazzurri. I quinti di centrocampo, in realtà agiranno principalmente da terzini, ed è per questo motivo che Calapai e compagni dovranno cercare di interpretare lo stesso tipo di match visto con la Cavese, fatto di intensità, sovrapposizioni e scambi costanti.

L'inversione ripetuta degli esterni offensivi sarà un'arma che Camplone cercherà di sfruttare costantemente, con Mazzarani chiamato ad accentrarsi palla al piede e poi buttarsi senza di essa nell'area avversaria; mentre Di Molfetta dovrà essere più verticale e cercare l'uno contro uno. Attenzione massima da parte del Catania sulle palle giocate dagli avversari sopra la difesa, una situazione che potrebbe essere privilegiata dal tecnico del Picerno per innescare la velocità dei suoi attaccanti, una volta recuperata la sfera. Insomma il probabile solito copione, con la speranza per gli etnei che anche il risultato sia lo stesso di quelli ammirati in casa.